Era il 26 novembre del 2003 quando il Concorde, l’unico aereo per il trasporto passeggeri supersonico assieme al russo Tupolev Tu-144, solcò il cielo per l’ultima volta, coprendo la rotta tra Heathrow e Bristol.
Un volo che segnò la fine di un velivolo leggendario, dovuta ai suoi impressionanti consumi e costi di manutenzione e all’unico ma disastroso incidente, avvenuto il 25 luglio 2000 nei pressi dell’aeroporto di Parigi-Le Bourget, nel quale persero la vita 109 persone.
A 20 anni di distanza dal suo “pensionamento”, un’azienda americana sembrerebbe intenzionata a raccogliere il testimone lasciato dal leggendario aereo di linea anglofrancese.
Boom Supersonic, società fondata nel 2014 a Denver, in Colorado, sta sviluppando Overture, un velivolo in grado di trasportare tra i 65 e gli 88 passeggeri a una velocità di Mach 1,7, circa 1.800 km/h.
L’azienda statunitense ha annunciato che l’aereo, oltre ad avere un motore economicamente e ambientalmente sostenibile e un’autonomia di circa 7.900 km, sarà prodotto a partire dal 2029.
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Il (velocissimo) velivolo del futuro
La più grande sfida affrontata dalla compagnia di Denver è stata quella di dare al proprio velivolo un motore efficiente. Dopo aver siglato un accordo nel 2020 con Rolls-Royce per lo sviluppo di un propulsore per aiutare a spingere i velivoli prodotti da Boom Supersonic oltre la velocità del suono, lo scorso settembre le due aziende hanno interrotto la loro partnership.
Il motivo sarebbe dovuto alla perdita di interesse da parte del gruppo inglese per il mercato supersonico dell’aviazione commerciale. Nella rottura tra le due aziende avrebbe anche influito il gap tra il design del motore proposto da Rolls-Royce e il modello di business legacy di Boom Supersonic.
Così l’Overture è rimasto orfano di un propulsore fino allo scorso dicembre. La ditta del Colorado, sul finire del 2022, è infatti riuscita a stingere una partnership con tre importanti player:
- Florida Turbine Technologies, azienda-filiale di Kratos Defense & Security Solutions, società che opera nel campo della sicurezza e della difesa e nello sviluppo di armi, droni e sistemi di guida autonoma. FTT sarà incaricata della progettazione del nuovo propulsore;
- GE Addictive verrà impiegata nella produzione di alcune parti del motore;
- StandardAero coprirà invece la parte della manutenzione.
Il risultato di questa joint venture è Symphony, un nuovo sistema di propulsione progettato e ottimizzato per il velivolo di linea prodotto da Boom Supersonic. Secondo i dati rilasciati dall’azienda americana questo nuovo motore è in grado di unire ottime prestazioni a ridotti consumi e rumorosità.
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La “sinfonia” dell’Overture
Symphony, grazie al suo motore turbofan a doppia bobina senza senza postbruciatore, unito a un ventilatore monostadio e ad una turbina ad alta pressione raffreddata passivamente, sarà in grado di abbattere drasticamente i livelli di rumore, rispettando gli standard richiesti dagli enti internazionali.
Questo progetto si inserisce all’interno dell’ambizioso piano di Boom Supersonic di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2025. Tutto questo tenendo conto che la company di Denver non ha ancora alcun aeromobile in funzione e quindi pochissime quantità di carburante per aerei a base fossile da consumare.
I quattro propulsori che verranno installati sulle ali a delta dell’Overture saranno costruiti usando materiali all’avanguardia e ultraleggeri. Per alimentarli verranno anche impiegati propellenti SAF sostenibili al 100%.
Dall’unione di questi due fattori si otterrà, secondo Boom Supersonic, un’altissima efficienza e bassi consumi di carburante. Un’impresa tutt’altro che facile visti gli elevatissimi costi del SAF.
Per tenere fede all’obiettivo prefissato la ditta americana ha aperto un’altra partnership con Watershed, piattaforma di data analysis impiegata da molte aziende per misurare le emissioni di anidride carbonica. Il programma, una volta ottenuti i dati, offre soluzioni per ridurre l’impatto di CO2 prodotta.
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E adesso?
Con Symphony, il progetto dell’Overture ha compiuto un passo decisivo verso la sua realizzazione. Tuttavia, il velivolo supersonico e 100% “green” aveva destato non poca curiosità presso le compagnie aeree e non solo già da parecchio tempo.
Il primo a intravedere le potenzialità di questo nuovo aeromobile è stato Richard Branson, patron del Virgin Group. L’imprenditore britannico già nel 2016, oltre all’acquisto di opzioni per i primi 10 aerei Overture, ha dichiarato che The Spaceship Company, azienda aerospaziale di proprietà della Virgin Galalctic, verrà coinvolta nello sviluppo e nella fase dei test preliminari dei jet prodotti da Boom Supersonic.
Dopo di lui anche Japan Airlines, compagnia di bandiera del Sol Levante, ha annunciato di voler acquistare 20 aeromobili supersonici. Nel 2020 e nel 2021 le compagnie aeree americane United e American Airlines hanno deciso di prenotare all’azienda rispettivamente 15 e 20 velivoli.
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Nel settembre 2020, la società ha inoltre annunciato di essere stata incaricata dalla United States Air Force di sviluppare l’Overture per un possibile impiego come nuovo Air Force One al posto dello storico Boeing 747.
Non resta altro che aspettare la data fatidica del 2029, anno in cui il primo Overture dovrebbe spiccare il volo, per sapere se il sogno atterrato nell’aeroporto di Bristol 23 anni fa possa tornare a librarsi nei cieli di tutto il mondo.