Bodycam sui treni

Bodycam sui treni: la mossa di FS contro le aggressioni ai capitreno

In questo articolo

Ferrovie dello Stato estende la sperimentazione delle bodycam per aumentare la sicurezza a bordo

Ferrovie dello Stato (FS) continua la lotta contro le aggressioni al personale ferroviario e annuncia l’estensione della sperimentazione delle bodycam. Dopo un primo test in Emilia-Romagna, il progetto si allarga a Piemonte, Liguria, Toscana, Puglia e, entro la fine di marzo, anche alla Lombardia. Per ora, le bodycam saranno indossate dagli addetti della società FS Security, incaricati di scortare i capitreno sui treni regionali più a rischio. Ma dal 2025, anche i capitreno potranno utilizzarle.

La decisione arriva dopo l’aumento delle segnalazioni di aggressioni ai danni del personale ferroviario. Secondo i dati di FS Security, nel 2024 si sono registrate 381 denunce per aggressioni, in calo rispetto alle 427 del 2023. Un dato ancora alto, che ha spinto Ferrovie dello Stato a rafforzare le misure di sicurezza.

Come funzionano le bodycam

Le bodycam sono piccole videocamere indossabili, posizionate all’altezza del taschino della giacca, ben visibili ai passeggeri. Il loro obiettivo? Fare da deterrente per chiunque pensi di aggredire un controllore e registrare eventuali episodi di violenza, fornendo prove certe alla polizia.

Ma attenzione: le bodycam non registrano tutto il tempo. Il personale di FS Security le accende all’inizio del turno, ma la registrazione parte solo se attivata dall’operatore in caso di pericolo. Tutti i video sono criptati e non possono essere visualizzati, modificati o cancellati da chi le indossa. Solo le forze dell’ordine e il personale autorizzato di FS possono accedere alle registrazioni.

Queste telecamere hanno una risoluzione Full HD 1080p, una memoria di 64 GB e un’autonomia di 12 ore. Perfette per coprire l’intero turno di lavoro.

Sicurezza sui treni: il futuro è nella tecnologia

Le bodycam non sono l’unica misura adottata da Ferrovie dello Stato per garantire un viaggio più sicuro. Negli ultimi mesi, FS ha installato nuovi sistemi di videosorveglianza a bordo dei treni, con telecamere in grado di mostrare in tempo reale le varie carrozze sui monitor interni. In caso di emergenza, il capotreno può contattare direttamente la polizia ferroviaria per un intervento immediato.

Non solo FS: anche altri operatori ferroviari stanno adottando soluzioni simili. In Scozia, ad esempio, il servizio ferroviario Caledonian Sleeper ha introdotto bodycam per il personale a bordo e nelle lounge delle stazioni, dopo un aumento degli episodi di abuso verbale e aggressioni.

FS, inoltre, sta investendo nell’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle stazioni e dei treni. Sistemi avanzati di videosorveglianza intelligente sono già stati installati in alcune stazioni europee per rilevare situazioni di rischio come assembramenti sospetti, cadute accidentali o atti vandalici.

Anche altri operatori ferroviari stanno adottando soluzioni simili. In Scozia, ad esempio, il servizio ferroviario Caledonian Sleeper ha introdotto bodycam per il personale a bordo e nelle lounge delle stazioni, dopo un aumento degli episodi di abuso verbale e aggressioni.

I primi risultati della sperimentazione

I dati raccolti nei primi mesi di test sembrano incoraggianti. A gennaio 2025, le aggressioni denunciate sono diminuite del 47% rispetto allo stesso mese del 2024. Un segnale che le misure adottate stanno funzionando.

L’obiettivo finale di FS è chiaro: rendere i treni più sicuri per il personale e i passeggeri, riducendo i rischi grazie all’uso della tecnologia. Se i risultati continueranno a essere positivi, è probabile che le bodycam diventino uno strumento standard per i capitreno di tutta Italia.

Il futuro dei viaggi in treno passa anche da qui: più sicurezza, meno aggressioni e un ambiente più tranquillo per tutti.

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