Alta Velocità Brescia Padova

Alta Velocità Brescia-Padova: l’obiettivo è completare per il 2032. Ma i problemi sono tanti

In questo articolo

Tanti i nodi da risolvere a partire dall'attraversamento della città di Vicenza rappresenta una delle sezioni più complesse dell'intero progetto

Partiamo da un presupposto: il progetto della linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità (AV/AC) Brescia-Padova è un’opera strategica per la mobilità del Nord Italia.

L’obiettivo dichiarato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è di completare l’intera tratta entro il 2032, un traguardo ambizioso, forse al limite dell’utopia, che richiede un’accelerazione delle fasi progettuali e realizzative. La visita del ministro Matteo Salvini al cantiere del viadotto del Rio Guà, avvenuta il 12 marzo, ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sullo stato dei lavori e sulle sfide ancora da affrontare.

Lo stato di avanzamento dei lavori: l’attraversamento di Vicenza è una grande criticità

Attualmente, la tratta Brescia-Verona ha raggiunto un avanzamento dell’80% ed è in linea con le tempistiche previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A Verona sono in corso i lavori per la sezione occidentale della città, con un investimento di circa 400 milioni di euro. Per quanto riguarda la Verona-Vicenza, il livello di avanzamento è intorno al 70%, con l’obiettivo di completare le opere entro dicembre 2026.

L’attraversamento della città di Vicenza rappresenta una delle sezioni più complesse dell’intero progetto. Attualmente si sta procedendo con opere propedeutiche, come la bonifica del territorio e la risoluzione delle interferenze con le infrastrutture esistenti. In questo caso, i lavori sono al 20% e l’investimento complessivo ammonta a circa 2,2 miliardi di euro.

Credit: https://www.ilgiornaledivicenza.it/

Il terzo lotto e il nodo Vicenza-Grisignano

Uno dei punti ancora in fase decisionale riguarda il tratto tra Vicenza e Grisignano, parte del terzo lotto funzionale. La progettazione esecutiva di questa sezione deve ancora essere avviata, ma il Ministero punta a completare l’iter autorizzativo entro 150 giorni per poter avviare i lavori entro il primo trimestre del 2026. Il tratto tra Grisignano e Padova, invece, è già in fase di progettazione.

La Regione Veneto, rappresentata dall’assessore ai trasporti Elisa De Berti, ha sottolineato l’urgenza dell’opera, evidenziando la necessità di liberare la linea storica per potenziare il servizio ferroviario regionale e favorire il trasporto merci. Attualmente, infatti, la saturazione della rete limita la possibilità di incrementare le corse dei treni locali.

I benefici dell’opera

L’alta velocità tra Brescia e Padova porterà importanti vantaggi economici. L’investimento complessivo, stimato tra i 12 e i 13 miliardi di euro, coinvolge centinaia di aziende del territorio, generando un importante indotto per l’occupazione e l’economia locale. Inoltre, la riduzione dei tempi di percorrenza consentirà una maggiore efficienza nei collegamenti tra le città del Nord Italia, con benefici per pendolari, turisti e imprese.

Dal punto di vista ambientale, il trasferimento di una parte del traffico passeggeri e merci dalla gomma alla ferrovia contribuirà a ridurre le emissioni di CO2, migliorando la sostenibilità del sistema di trasporto.

Tante le incognite e i problemi da risolvere

Nonostante i progressi, il progetto deve ancora superare diversi passaggi. Una delle principali riguarda l‘aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che potrebbe influenzare i tempi e i budget di realizzazione. Il ministro Salvini ha dichiarato che il governo sta lavorando per contenere i rincari e garantire il rispetto delle scadenze.

Un’altra questione aperta è quella delle compensazioni per i Comuni attraversati dalla linea. Le amministrazioni locali chiedono misure di mitigazione dell’impatto dell’opera, in particolare nelle aree urbane. La soluzione progettuale per l’uscita da Vicenza, ancora in discussione, rappresenta un nodo cruciale da risolvere al più presto.

Infine, per non far mancare nulla, ci sono anche i ritrovamenti di ordigni bellici lungo il tracciato che hanno causato rallentamenti in alcuni cantieri.

La prossima fase sarà cruciale per garantire il finanziamento degli ultimi tratti mancanti e per avviare i lavori nei tempi previsti.

***

CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL

Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok

Resta sempre aggiornato

Con la nostra newsletter ricevi anteprime, notizie e approfondimenti dal mondo del Business Travel.

Condividi:

Ultime news