Seduti su due poltrone executive. Che simboleggiano la qualità raggiunti dai servizi del Frecciarossa, Pietro Diamantini, Responsabile Alta velocità e Marco Caposciutti presidente e AD di Trenitalia France, annunciano alla Bit di Milano il ritorno del collegamento Milano-Parigi ad alta velocità a partire dal prossimo 1° aprile come da noi già anticipato, dopo lo stop dovuto alla frana al traforo del Frejus dell’agosto 2023. “Dopo la partenza nel dicembre 2021, la frana ci ha costretto a cambiare il nostro business, passando dal Milano-Parigi al mero Parigi-Lione. Che, comunque, ci ha permesso di trasportare 900.000 persone con tassi altissimi di soddisfazione – con il 98% dei viaggiatori soddisfatti, e il 97% pronti a ripetere il viaggio e consigliarlo ad altri, secondo un sondaggio fatto sui clienti – . E da quel dicembre abbiamo trasportato ben 4 milioni di persone. Ora, oltre al Milano-Parigi, che ricordo interessante anche per le fermate intermedie, dal 15 giugno apriremo anche il Parigi-Marsiglia con fermate intermedie a Lione, Avignone ed Aix en Provence. In questo modo puntiamo al raddoppio dei passeggeri annui” racconta Caposciutti.
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Il ritorno del Frecciarossa Milano-Parigi e le altre novità Trenitalia
“Vogliamo Europeizzare il servizio di alta velocità. E dopo la Francia e la Spagna, in Jv, nel 2026 apriremo il Milano-Monaco e nel 2028 il Milano-Berlino, grazie anche al tunnel del Brennero. E abbiamo già l’accordo con le ferrovie slovene di arrivare a Lubiana quando termineranno il lavori sulla loro linea” il commento di Diamantini, che prosegue: “questo lo potremo fare anche grazie all’1,3 miliardi che abbiano investito in ben 46 nuovi ETR1000, che ci inizieranno ad arrivare da settembre. Con nuovi servizi e uno stile italiano che portiamo in Europa“.
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Il nuovo Frecciarossa
Il nuovo Frecciarossa ETR1000, presentato Alla fiera Innotrans di Berlino lo scorso settembre, è “progettato, realizzato e manutenuto in Italia” dice un orgoglioso Diamantini, che sottolinea come sia passato dal “94 al 97% di materiali riciclabili per la sua costruzione. Questo treno è unico nel panorama europeo”. E se non ha paura della concorrenza, “ci ha aiutato a crescere” afferma candidamente, Diamantini riafferma che “stiamo costruendo il futuro. Perciò c’è bisogno di questi lavori sulla Rete”.
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Una sezione dedicata del sito per saperne di più sui lavori programmati sulla Rete
Mentre Diamantini diceva queste parole, Trenitalia ha comunicato con un comunicato stampa che è partita la campagna informativa e di comunicazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sui cantieri programmati per il 2025. La campagna ha l’obiettivo di informare i passeggeri nelle stazioni, attraverso i canali social, i media tradizionali e il sito del Gruppo FS, anche grazie a una sezione dedicata. “Stiamo lavorando alla rete ferroviaria per una mobilità più efficiente e tecnologica” è il claim della campagna ideata per infondere consapevolezza dei benefici che conseguiranno dagli interventi previsti sull’infrastruttura, funzionali a garantire una maggiore qualità del servizio in termini di prestazioni e puntualità.
L’Italia si sta trasformando e lo sta facendo con un piano di ammodernamento straordinario senza precedenti. Nei cantieri squadre di tecnici e operai sono al lavoro per preparare la rete del futuro. La sfida del PNRR è al centro dell’attenzione, Rete Ferroviaria Italiana ha già investito più di 10 miliardi dei circa 22 previsti dal piano per realizzare infrastrutture e opere mai viste prima.
Nel dettaglio, la campagna ha già interessato le interruzioni del Lazio, della linea Roma-Firenze AV, della linea Adriatica e della Tirrenica. In questi giorni, invece, sta raggiungendo i passeggeri della Liguria, dove la campagna è dedicata agli interventi di potenziamento delle linee nel nodo di Genova che permetteranno di separare i traffici regionali e metropolitani da quelli a lunga percorrenza e merci, con possibilità di incrementare la frequenza dei treni. In Lombardia, invece, la campagna è dedicata agli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico dei corridoi merci lungo le direttrici internazionali, alla riconfigurazione del nodo di Bergamo e al rinnovo di alcune stazioni.
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