Alberto Dalle Molle, Global Travel Manager di PQE Group, incarna perfettamente l’equilibrio tra la concretezza veneta e il calore toscano. Nato e cresciuto tra le tradizioni del Nord-Est, ha saputo reinventarsi in Toscana, portando con sé la determinazione della sua terra d’origine e abbracciando la solarità tipica del Centro Italia. Determinato, perseverante, ma anche solare e positivo, Alberto è la dimostrazione di come talento e passione possano portare lontano quando si trovano nel contesto giusto.
Il suo approccio pragmatico e il ruolo cucito su misura per lui lo hanno condotto a risultati straordinari in pochi anni, trasformando sfide in opportunità e dimostrando un’attenzione unica alle esigenze del settore business travel.
Ma ogni grande viaggio inizia con un primo passo. Ora ne facciamo uno indietro e scopriamo insieme la storia di Alberto.
Dove hai incontrato il mondo del travel?
Alle superiori, in una scuola in provincia di Vicenza, ho studiato turismo, materia che poi ho approfondito nella Facoltà di Scienze del Turismo a Lucca. Ho quindi fatto l’Erasmus in Francia, studiando economia e da lì sono atterrato a Maiorca in ambito tour operator. Mi sono trasferito in Irlanda per perfezionare l’inglese e poi nel 2021 sono arrivato in PQE Group, inizialmente come agent. In breve tempo sono diventato responsabile del travel management. Eravamo una squadra di tre persone che gestivano una spesa viaggi di 3 milioni di euro e ora siamo in 8, dislocati tra Italia, America, Messico, Spagna e India e la gestione è di 7 milioni di euro.
Come avete strutturato la travel policy?
Quello che conta per noi è fare viaggiare bene i nostri colleghi. Quindi la nostra travel policy è flessibile e tendenzialmente è quella del cliente. Cerchiamo sempre di offrire soluzione dirette, con il massimo della comodità e dove è possibile integriamo il bleisure. Un dipendente soddisfatto, riposato è certamente in grado di lavorare meglio e questo aumenta la fidelizzazione, in un circolo virtuoso. Sa che può sempre contare su di noi, siamo un punto di riferimento costante. Lo dico con un certo orgoglio e non a caso perché le prenotazioni le gestiamo noi direttamente. Non solo, al nostro interno abbiamo anche un ufficio visti interno, che lavora molto bene. Tradotto: la TMC la coinvolgiamo solo in caso di cancellazioni.
E per quanto riguarda il risk management?
Stiamo lavorando per implementare questo aspetto anche se, fino ad ora, non ci sono capitate situazioni particolarmente complicate come le esfiltrazioni o simili. Detto questo i Paesi in cui ci muoviamo non sono considerati particolarmente a rischio.
La sostenibilità e l’inclusione sono centrali nella vostra mission?
Coerentemente alla scelta di sviluppare le competenze internamente, in home abbiamo il reparto ESG (Environment Social Governance) che ha in mano la green policy. Ogni aspetto aziendale è coinvolto; per esempio, rispetto al nostro comparto, abbiamo praticamente annullato le trasferte di un giorno. Non solo, stiamo implementando delle azioni correttive.
Per quanto riguarda l’inclusione, la nostra azienda è assolutamente al passo coi tempi, anzi sinceramente li sopravanza. Le donne sono ampiamente rappresentate, così come ci sono colleghi di tante nazionalità e di tutte le età. Avere un gruppo eterogeneo è considerato un valore dalla nostra società. Obbliga i dipendenti all’adattamento e questo è sempre una forma di crescita personale indispensabile.
Se dovessi indicarmi un tuo punto di forza?
Senza falsa modestia posso dire di ave portato credibilità e professionalità in un settore che chiaramente non è il core business dell’azienda ma di cui l’azienda non può fare a meno e di cui adesso riconosce pienamente il valore. Non siamo più delle ‘macchinette che emettono biglietti’ ma abbiamo un ruolo fondamentale nel saving. Se poi devo indicare un progetto che mi sta particolarmente a cuore è un benefit a cui possono accedere tutti i dipendenti con le nostre scontistiche, come per esempio chi aderisce a CartaFreccia o al programma loyalty di B&B Hotels, Sixt e molti altri.
E una curiosità?
Sono un super appassionato di meme. Sono divertenti è vero, ma io credo che siano davvero un grande metodo di comunicazione per diffondere, notizie fatti e idee.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok