A settembre 2024 il Ministero del Turismo ha annunciato una proroga riguardante l’obbligo di conformarsi al Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive. Ora è stata stabilita una data: le sanzioni per chi non si adegua scattano il 1 gennaio 2025.
Attualmente, sono stati rilasciati circa 104mila CIN, ben lontano dal coprire l’intero comparto turistico italiano. Inizialmente, il Ministero del Turismo aveva previsto che il sistema sarebbe stato pienamente operativo entro settembre 2024. Tuttavia, i ritardi nell’implementazione hanno reso necessaria una revisione delle cadenze.
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Le scadenze per conformarsi al CIN
Il Ministero ha chiarito così che le disposizioni relative al CIN entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio.
Entro tale data i proprietari di immobili concessi in affitto turistico dovranno altresì conformarsi alle nuove norme sulla sicurezza, che trovate sotto.
Di fatto, i proprietari hanno due mesi per adeguarsi alle nuove regole. Solo dopo questo periodo scatteranno le sanzioni previste dal Decreto Legge n. 145/2023. Questo termine esteso rappresenta una finestra temporale che il Ministero del Turismo ha deciso di concedere per permettere una transizione più agevole, venendo incontro alle difficoltà segnalate dai proprietari.
Le Sanzioni previste dal 1 gennaio 2025
Le sanzioni per la mancata conformità, inizialmente previste per il 2024, saranno applicate solo a partire dal 1 gennaio 2025. Questo significa che i proprietari che non esporranno o utilizzeranno il CIN nei contratti di locazione, negli annunci pubblicitari online o presso gli edifici stessi non saranno soggetti a multe fino all’inizio del 2025.
Una decisione presa in funzione delle difficoltà operative e il numero relativamente basso di CIN rilasciati fino ad oggi, rispetto alle attese.
Va ricordato che la mancata attribuzione del CIN comporta una sanzione pecuniaria che varia da 800 a 8.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.
Mentre per la mancata esposizione del CIN la sanzione va da 500 a 5.000€. Il mancato adempimento della normativa sulla sicurezza tra 600 e 6.000€.
MiTur: come gestisce la transizione
La piattaforma Bed-and-Breakfast.it, tra le altre, ha fatto presente che molti proprietari sono in difficoltà nel capire le modalità esatte per ottenere il CIN. Per questo motivo, il Ministero del Turismo ha deciso di posticipare l’applicazione delle sanzioni, consentendo una fase di transizione più lunga.
Per tutti i dubbi e le domande il Ministero del Turismo ha pubblicato una pagina con le FAQ sul proprio sito ufficiale.
Nuove regole per la sicurezza, di cosa si tratta
Tutte le unità immobiliari destinate alla locazione breve o per finalità turistiche devono rispettare nuovi requisiti di sicurezza. Obblighi che saranno valide anche per le unità gestite in forma non imprenditoriale, ovvero chi, semplicemente, ha una seconda casa di proprietà che decide di affittare
Il termine per adeguarsi è, come detto, lo stesso fissato per l’acquisizione del CIN.
Tutte le unità dovranno essere dotate di:
- Rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio,
- Estintori portatili a norma di legge: la normativa prevede un estintore ogni 200 mq e un minimo di un estintore per piano, con capacità estinguente minima di 13A e una carica di almeno 6 kg o 6 lt. Inoltre, devono essere sottoposti a controlli periodici secondo la norma UNI 9994-1 e le istruzioni del produttore,
- Requisiti di sicurezza degli impianti: come previsto dalla normativa statale e regionale.
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