Proroga CIN

Affitti brevi: 60 giorni di proroga per il Codice Identificativo Nazionale (CIN)

In questo articolo

Le sanzioni sono spostate al 2025 varieranno da 800 a 8.000 euro

Il Ministero del Turismo ha recentemente annunciato una proroga riguardante l’obbligo di conformarsi al Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive. Secondo l’ultima comunicazione, le sanzioni per chi non si adegua slitteranno al 2025.

Attualmente, sono stati rilasciati circa 104mila CIN, ben lontano dal coprire l’intero comparto turistico italiano. Inizialmente, il Ministero del Turismo aveva previsto che il sistema sarebbe stato pienamente operativo entro settembre 2024. Tuttavia, i ritardi nell’implementazione hanno reso necessaria una revisione delle cadenze.

Leggi Anche: Affitti brevi: dal 1° settembre obbligatorio il Codice Identificativo Nazionale

Proroga ufficiale del CIN: le scadenze

Il Ministero ha chiarito che le disposizioni relative al CIN entreranno in vigore a partire dal 2 novembre, sessanta giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Coloro che hanno già ottenuto un codice identificativo regionale o provinciale prima dell’introduzione del CIN avranno a disposizione ulteriori 60 giorni per richiedere il nuovo codice.

Di fatto, i proprietari avranno complessivamente 120 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso per adeguarsi alle nuove regole. Solo dopo questo periodo scatteranno le sanzioni previste dal Decreto Legge n. 145/2023. Questo termine esteso rappresenta una finestra temporale che il Ministero del Turismo ha deciso di concedere per permettere una transizione più agevole, venendo incontro alle difficoltà segnalate dai proprietari.

Le Sanzioni previste da gennaio 2025

Le sanzioni per la mancata conformità, inizialmente previste per il 2024, saranno applicate solo a partire da gennaio 2025. Questo significa che i proprietari che non esporranno o utilizzeranno il CIN nei contratti di locazione, negli annunci pubblicitari online o presso gli edifici stessi non saranno soggetti a multe fino all’inizio del 2025.

Una decisione presa in funzione delle difficoltà operative e il numero relativamente basso di CIN rilasciati fino ad oggi, rispetto alle attese.

Va ricordato che la mancata attribuzione del CIN comporta una sanzione pecuniaria che varia da 800 a 8.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.

MiTur: come gestisce la transizione

La piattaforma Bed-and-Breakfast.it, tra le altre, ha fatto presente che molti proprietari sono in difficoltà nel capire le modalità esatte per ottenere il CIN. Per questo motivo, il Ministero del Turismo ha deciso di posticipare l’applicazione delle sanzioni, consentendo una fase di transizione più lunga.

Per tutti i dubbi e le domande il Ministero del Turismo ha pubblicato una pagina con le FAQ sul proprio sito ufficiale.

Approfondisci: Affitti brevi: parte la Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR)

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