Anche l’Italia si iscrive alla rivoluzione dei trasporti dei cieli grazie al Piano Strategico Nazionale Advanced Air Mobility – AAM (2021-2030) recentemente pubblicato dall’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile).
Advanced Air Mobility: volare sui droni
Dopo il famoso volo del 7 dicembre 1903 dei fratelli Wright, la rivoluzione del trasporto aereo urbano (Urban Air Mobility) e regionale (Regional Air Mobility) passa – purtroppo, in questo caso – da una guerra, quella del Kippur nell’ottobre 1973, quando fu messo in attività il primo Uav (Unmanned aerial vehicle) senza pilota, il Tadiran Mastif.
E – ancora purtroppo – sarà la guerra in Ucraina dovuta all’invasione russa a dare una ulteriore accelerazione al settore dei veicoli a decollo verticale elettrici (eVtol). I quali, in un secondo momento come il Tadfiran Mastif non avranno bisogno neppure di un pilota.
Un settore che è da tempo in fibrillazione grazie a ingenti investimenti nel corso degli anni – un miliardo di dollari solo lo scorso anno – per un mercato che vedrà una crescita di valore che, secondo Fortune, va dai 3,01 miliardi di dollari nel 2021 a 8,91 miliardi entro il 2028.
Orizzonte Parigi (e Milano-Cortina)
Un forte boost dovrebbe avvenire nel 2024, con le Olimpiadi di Parigi, dove vi sono già stati diversi test all’aerodromo di Pontoise-Cormeilles, a nord ovest della capitale francese, che si sta trasformando in vertiporto (ovvero lo scalo per far decollare e atterrare queste macchine volanti) per attivare un servizio di aero-taxi durante l’evento sportivo.
“Lo sviluppo dell’aviazione a bassa quota per la mobilità aerea urbana è un’avventura piena di promesse per l’occupazione, per l’ambiente e per la vita dei residenti della regione di Parigi. In quanto regione aeronautica leader in Francia e in Europa, la regione di Parigi ha tutte le risorse per essere una pioniera in questo campo ed è per questo che abbiamo deciso l’anno scorso di sostenere finanziariamente questa entusiasmante iniziativa. P
roprio come il primo biglietto aereo della prima compagnia aerea è stato acquistato nel 1914 in Florida, voglio che il primo volo passeggeri su un aereo a decollo e atterraggio verticale abbia luogo nella nostra regione. Le Olimpiadi sono un’incredibile opportunità per mostrare e lanciare questo progetto e promuovere le strutture sperimentali del sito”
racconta la Presidente della Regione di Parigi Valérie Pécresse.
Insomma il regista Luc Besson da buon parigino avrebbe dovuto ambientare il film “Il quinto elemento” con Bruce Willis e Milla Jovovich nella natia Parigi e non a New York nel 2263, visto che l’Europa – con Francia, Spagna, Germania e Regno Unito in prima fila – si sta ponendo all’avanguardia, oltre che per la mobilità elettrica, anche per l’Urban Air Mobility.
Urban Air Mobility che interessa anche le olimpiadi nostrane di Milano-Cortina 2026, per le quali il Comune di Milano, la Regione Lombardia e la Sea (la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa) hanno appena sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Enac per sviluppare questo tipo di trasporto, così come hanno fatto Adr (la società di gestione degli scali romani) e Save (per gli aeroporti di Venezia e Treviso) con le start-up che stanno già testando i prototipi per questo nuovo, rivoluzionario servizio, con il prototipo Volocity di Volocopter che ha già volato sui cieli di Fiumicino, con l’obiettivo di essere operativo per il Giubileo del 2024.
Il piano strategico nazionale
Il progetto di creazione dell’ecosistema italiano di Mobilità Aerea Avanzata è articolato in diverse fasi:
- definizione di una Roadmap Nazionale di AAM volta a colmare i gap regolamentari, tecnologici e infrastrutturali individuati rispetto alla creazione dell’ecosistema;
- redazione del presente Piano Strategico, quale strumento di indirizzo e attuazione delle iniziative pubbliche e private per la creazione dell’ecosistema nazionale per l’AAM.
- ricognizione e allocazione delle risorse pubbliche e private necessarie ad abilitare l’implementazione della Roadmap.
- Sono stati individuate 40 possibili applicazioni per questa nuova modalità di trasporto che, in linea con l’evoluzione tecnologica e regolatoria, dovranno essere aggiornate continuamente, e riguardano quattro grandi campi:
- trasporto di persone in ambiente urbano ed extraurbano (air-taxi);
- trasporto di merci generiche e materiale biomedicale (medical & goods delivery);
- ispezione e mappatura di aree ed infrastrutture (inspection and mapping);
- supporto all’agricoltura (agricultural support)
Una modalità di trasporto che, nelle intenzioni di tutta la filiera e degli analisti di settore, dovrebbe andare a sostituire in gran parte i servizi oggi fatti dagli elicotteri. Grazie anche a una maggior economicità operativa (vedi grafico qui sotto).
I protagonisti
Ma chi sono le società che hanno costruito i prototipi, li stanno testando e stanno cercando di farli omologare negli Stati Uniti, in Europa e nei paesi asiatici? Sono tantissime e con test in essere in diversi paesi del mondo.
Con Dubai in prima fila grazie alla cinese Ehang e alla tedesca Volocopter (e dove si stanno provando anche le moto volanti con le hoverbike della polizia, prodotte dalla società russa con sede in California Hoversurf) e a Uber Elevate che, insieme a Dallas e all’Australia, ha indicato proprio l’Emirato sul Golfo Persico per testare il progetto di Urban aviation della società di ride-hailing.
La scelta sulla tecnologia ricalca un po’ quella dell’auto del futuro; vinceranno probabilmente la propulsione elettrica o ibrida, la guida autonoma e, come visto, quasi sempre il decollo e atterraggio verticale. Con velivoli generalmente da due a quattro posti, proprio come un taxi “classico”. Ma ogni progettista ha seguito una sua propria strada come si può vedere dalla foto qui sotto.
Airbus, il costruttore europeo di aeromobili dai 100-110 posti degli A220 agli oltre 850 dell’ormai uscito di produzione A380, si è alleato con Italdesign per proporre il concept Pop.Up presentato al Salone di Ginevra ormai quattro anni fa, con un modulo elettrico che va normalmente su strada ma che può agganciarsi a quattro rotori che gli permetteranno di volare.
Airbus che ha anche fatto volare il prototipo A3 Vahana (il nome è quello di una divinità indù che ha l’incarico di trasportare altri dei). Salone sul Lago di Lemano che, nel 2018 e nel 2019, ha visto la presenza anche del progetto di un’auto a tre ruote che può volare – a propulsione tradizionale però – ovvero la Pal-V Liberty. Un’altra auto volante che, ricordiamo, non ha nulla a che vedere con gli eVtol ha…volato davvero in Slovacchia. Si tratta della AirCar della KleinVision, che ha anche ricevuto un certificato di aeronavigabilità dall’autorità slovacca dei trasporti.
In Cina la già citata Ehang, start-up cinese con sede a Guangzhou, ha già effettuato un volo senza persone a bordo a Dubai e con un passeggero in Cina con il suo Enhang 184. Tra gli altri progetti già in stato avanzato di sviluppo, Kittyhawk, fondata dal co-founder di Google Larry Page, insieme a Boeing ha dato vita a Wisk, che di recente si è fusa con l’Aurora Flight Sciences, per progettare un eVtol a guida autonoma sulla base dell’Air Taxi Cora.
Infine citiamo anche il progetto di un’altra tedesca, la Lilium Jet, che ha presentato un prototipo a cinque posti che ha volato per la prima volta nel maggio del 2019.
Le alleanze con i Costruttori di auto
Anche le Case, forti dei grandi investimenti nelle propulsioni elettriche, guardano al settore: Stellantis ha annunciato in pompa magna l’alleanza con Archer, società californiana che ha dichiarato di voler produrre per il 2025 circa 250 dei suoi Midnight, aerotaxi elettrico con pilota e 4 passeggeri per il quale conta di avere le certificazioni necessarie entro un paio di anni.
Daimler ha investito circa 30 milioni nell’azienda tedesca e-Volo per il suo veicolo multirotore Volocopter a uno o due posti, Toyota appoggia invece il programma di SkyDrive Cartivator, per la sperimentazione di una piattaforma a quattro rotori e il consorzio fatto con Intel, Jet Blue ed il fondo Capricorn per il progetto Joby S4 Rachel.
E la cinese Geely, che già controlla Lynk, Lotus, Volvo ed ha un’importante partecipazione nella Proton, ha acquistato l’americana Terrafugia che propone il progetto ibrido TF-X. Mondo automotive che ha visto anche un’escursione da parte della Aston Martin durante un recente Farnbourough Air Show di Londra, il Volante Vision Concept, veicolo VTOL a tre posti e a propulsione ibrida che si sarebbe dovuto sviluppare dalla Casa di recente acquisita dal miliardario canadese Lawrence Stroll insieme ad altre istituzioni britanniche, quali Cranfield University, Cranfield Aerospace Solutions e la società aerospaziale Rolls-Royce.
Ma pare che Stroll sia più interessato alle corse… mondo delle corse a cui hanno pensato gli australiani di Alauda con i loro prototipi per gare dei cieli Airspeeder.