Aci Europe Report

ACI Europe e l’Airport Connectivity Index. I voli diretti piacciono più di quelli via hub

09/01/2025

In questo articolo

Istanbul, Amsterdam-Schiphol, Londra-Heathrow, Parigi Cdg e Francoforte sono gli scali europei con la maggior connettività diretta in Europa. Tra i top 20 anche Roma Fiumicino, al nono posto

ACI Europe ha pubblicato lo studio Airport Connectivity Index, dove si denota che la connettività hub nel 2024 rimane del 18% al di sotto dei livelli pre-pandemici, mentre la connettività diretta ha recuperato il 10%. Un trend che già uno studio di Frontier Economics, commissionato da ACI Europe, aveva rilevato nel 2019. Con, naturalmente, un forte impatto delle guerre sul trasporto aereo, sia quella in atto in Ucraina (gli aeroporti ucraini hanno perso tutta la connettività aerea, mentre quelli in Russia, -43%, e la Bielorussia, -87% continuano a segnalare cali drammatiche nella loro connettività aerea totale), sia quella in atto in Medio Oriente. (Israele ha subito gravi perdite nella connettività aerea total a -42%). Il mercato non UE è così sottoperformante (-20%) rispetto al mercato UE (-13%).

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Airport Connectivity Index. I voli diretti piacciono più di quelli via hub

La connettività diretta seppur in calo dell’8%, batte la connettività indiretta, che segna un -17%. Un trend che riflette la struttura in evoluzione del mercato dell’aviazione europea, in particolare l’espansione dei vettori low cost.

Nello studio di ACI Europe, che l’associazione continentale negli aeroporti fa da oltre 10 anni, sono presi in considerazione una serie di indicatori che misurano le prestazioni degli aeroporti individualmente e con diversi livelli di aggregazione. ACI Europe evidenzia anche come i massicci costi di transizione nella decarbonizzazione dell’aviazione aumenteranno il costo del volo, influenzando la connettività aerea. Insieme all’azione climatica, il consolidamento delle compagnie aeree e il progresso tecnologico continueranno anche a rimodellare la connettività aerea. Ricordando che un aumento del 10% della connettività aerea produce automaticamente un aumento dello 0,5% del PIL pro capite.

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Gli scali europei più connessi

Istanbul (+9% dal 2019 e +23% sul 2023) rimane in cima alla classifica europea per la connettività diretta, essendo salito nella pre-pandemia (2019) dalla quinta ai vertici di questa speciale classifica. Non per nulla la principale compagnia che opera sullo scalo sui Dardanelli, Turkish Airlines, è anche quella che collega più destinazioni al mondo .

Segue Amsterdam-Schiphol (-6% sul 2019), in gran parte grazie alla sua eccellente connettività con l’Europa mentre cala leggermente sull’Asia-Pacifico (-1%), ma soprattutto sull’America Latina (-28%). Chiude il podio virtuale Londra-Heathrow (-2%) , ora quasi allo stesso livello di Amsterdam-Schiphol avendo completamente recuperato i suoi livelli di connettività diretta rispetto alla pre-pandemia (2019). Rimane senza rivali per la sua connettività diretta al Nord America, che è quasi il doppio di quello del suo prossimo concorrente (Parigi Cdg).

A chiudere la Top Five: Parigi Cdg (-8%), che guadagna una posizione dallo scorso anno, grazie a significativi guadagni nella sua connettività diretta con l’Asia-Pacifico (+19%) e il Nord America (+11%), diventando il secondo aeroporto più collegato con il Nord America e l’America Latina. Oltre ad essere l’aeroporto più collegato all’Africa. E Francoforte (-16%), il mega-hub del gruppo Lufthansa che è quello che perde più connettività diretta rispetto a prima della pandemia.

La Top 20 degli aeroporti per la connettività

Insieme a Istanbul, solo Atene (+17%), Palma de Maiorca (+8%), Dublino (+3%), Istanbul-Sabiha Gökçen (+3%) – lo scalo asiatico della megalopoli turca -, Lisbona (+3%) e Roma-Fiumicino (0%), hanno recuperato e/o superato la loro connettività diretta rispetto al 2019. Anno rispetto al quale l’impatto della geopolitica è particolarmente evidente per Mosca-Sheremetyevo (-37%), passato dall’8° alla 18° posizione.

 

Le regioni più connesse direttamente con gli scali europei

Mentre la connettività diretta intra-europea è tornata a crescere rispetto allo scorso anno, rimane ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia (2019), in parte a causa dell’impatto della geopolitica con la guerra tra Ucraina e Russia e il conflitto a Gaza ma, anche, con la spinta dei trasporti ferroviari rispetto a quelli aerei su distanze fino a 350 chilometri.

La connettività diretta con l’Asia-Pacifico (-8%) rimane al di sotto dei livelli pre-pandemia (2019), insieme alla connettività diretta all’America Latina (-9%). Al contrario, la connettività diretta con l’Africa (+13%), il Medio Oriente (+11%) e il Nord America (+8%) superano tutti i livelli pre-pandemici (2019).

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