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Abuso di posizione dominante di RFI e Ferrovie dello Stato? L’Antitrust indaga

25/03/2025

In questo articolo

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un’indagine su Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie dello Stato per verificare presunte pratiche anticoncorrenziali. SNCF denuncia ostacoli al proprio ingresso nel mercato italiano dell’alta velocità

Lo avevamo appena scritto parlando di quello che Sncf e l’autorità di gestione delle Rete francese sta facendo per limitare la concorrenza sui binari transalpini, da Renfe (leggi: Renfe: è già addio alla Francia?) a, in parte, Trenitalia (leggi: Bit: il ritorno del Frecciarossa Milano Parigi. E Trenitalia France ha continuato a operare su Lione). Ricordando però come ai tempi della liberalizzazione in Italia – la prima in tutta Europa! – anche RFI aveva un po’ messo i bastoni tra le ruote ad Arenaways, poi fallita (leggi qui: Il ritorno di Arenaways?), oltre che naturalmente a Deutsche Bahn e a Italo. E oggi – e noi non c’entriamo nulla! – la notizia che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), ha annunciato l’apertura di un’indagine nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e del Gruppo Ferrovie dello Stato per sospetto abuso di posizione dominante.

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L’Antitrust indaga su RFI e Ferrovie dello Stato

L’inchiesta dell’Antitrust vuole verificare se le due società abbiano violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che vieta pratiche anticoncorrenziali. In particolare contro… SNCF Voyages (chi la fa l’aspetti?) che – come abbiamo scritto qui – ha programmato l’avvio delle operazioni in Italia dal 2026. E che presentato una denuncia formale nel giugno 2024. Secondo la società francese, infatti, RFI avrebbe ritardato in modo ingiustificato le procedure, impedendo di fatto la pianificazione delle attività. Che naturalmente, come successo in Spagna, porterebbe a un abbassamento dei prezzi (e, speriamo, non nella qualità dei servizi).

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Perciò sono state ispezionate le sedi di RFI, Ferrovie dello Stato, Trenitalia e Italo, la quale, pur naturalmente non avendo nulla a che fare con chi decide sulla gestione della Rete, è stata coinvolta nelle perquisizioni in quanto potrebbe possedere informazioni rilevanti per l’indagine. L’esito dell’indagine è atteso nei prossimi mesi.

La parola all’esperto

Rispetto all’indagine, l’esperto di trasporti Andrea Giuricin, professore alla Bicocca di Milano e Ceo della società di Consulenza Tra Consulting, si mantiene prudente:
“L’apertura dell’indagine non indica chiaramente colpevolezza, ma serve a chiarire se vi siano stati comportamenti di abuso di posizione dominante da parte di RFI (gestore della rete) e Ferrovie dello Stato (la compagnia holding). Sarà un processo non immediato e credo che delle soluzioni ai problemi di capacità (che sono al centro delle problematiche) possano essere trovati in modo che gli operatori storici mantengano la loro capacità e al tempo stesso vi sia opportunità per entrare per il nuovo operatore”.

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