La previsione dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) per il 2024 indica utili record per le compagnie aeree, ma il margine di profitto netto del 2,7% è al di sotto delle aspettative degli investitori. Secondo la IATA, i profitti netti del settore dovrebbero toccare i 25,7 miliardi di dollari nel 2024, con un leggero miglioramento rispetto ai 23,3 miliardi previsti per il 2023 (margine di profitto netto del 2,6%).
Nonostante la notizia positiva, l’organizzazione sottolinea che, in entrambi gli anni, il rendimento del capitale investito sarà in ritardo rispetto al costo del capitale di 4 punti percentuali, a causa dell’aumento dei tassi di interesse nel 2024. La crescita dei profitti operativi è prevista, passando da 40,7 miliardi di dollari nel 2023 a 49,3 miliardi di dollari nel 2024.
Gli introiti totali dovrebbero raggiungere una cifra senza precedenti di 964 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita del 7,6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le spese sono stimate a 914 miliardi di dollari, con un aumento del 6,9%. Nonostante la ripresa impressionante, la IATA sottolinea che il margine di profitto netto del 2,7% è notevolmente al di sotto delle aspettative di altre industrie.
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Boom dei viaggi
I viaggiatori dovrebbero aumentare a 4,7 miliardi nel 2024, superando il livello pre-pandemico del 2019 di 4,5 miliardi. Ciò rappresenta una buona notizia per le compagnie aeree, ma la IATA avverte che la pandemia ha comportato una perdita di circa quattro anni di crescita per il settore dell’aviazione.
Il Direttore Generale della IATA, Willie Walsh, ha commentato:
“Nonostante le significative perdite degli anni recenti, i 25,7 miliardi di dollari di utile netto previsti per il 2024 testimoniano la resilienza dell’aviazione. Tuttavia, un margine di profitto netto del 2,7% è molto al di sotto di quanto gli investitori accetterebbero in quasi ogni altra industria”.
IATA evidenzia anche la crescente pressione sugli utili dovuta a regolamentazioni onerose, frammentazione, alti costi infrastrutturali e una catena di approvvigionamento dominata da oligopoli. Walsh aggiunge:
“Le compagnie aeree competono sempre ferocemente per i loro clienti, ma rimangono troppo gravate da queste sfide strutturali”.
Prospettive ambientali e rischi futuri
Per quanto riguarda le prospettive ambientali, IATA prevede che le emissioni di CO2 del settore raggiungeranno 939 milioni di tonnellate nel 2024, alimentate dal consumo di 99 miliardi di galloni di carburante. L’industria prevede di aumentare l’uso di carburanti sostenibili e crediti di carbonio per ridurre la propria impronta di carbonio.
Infine, IATA sottolinea alcuni rischi per la redditività del settore, tra cui lo sviluppo economico globale, conflitti bellici, problematiche nelle catene di approvvigionamento e rischi regolamentari. Nonostante la ripresa, l’industria dell’aviazione rimane esposta a variabili che potrebbero influenzare positivamente o negativamente la sua redditività nei prossimi anni.
Differenze regionali post-Covid
Le regioni si sono riprese dalla pandemia a velocità diverse. A livello regionale, si prevede che Nord America, Europa e Medio Oriente registreranno profitti netti nel 2023. L’Asia Pacifica si unirà al gruppo nel 2024, mentre si prevede che l’America Latina e l’Africa rimarranno in deficit nel 2024.
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