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L’intervista a Suzanne Neufang, ceo di GBTA: “il ritorno del business travel”

In questo articolo

Il 2024 è l’anno della ripresa del settore dei viaggi d’affari, anche in Italia. Tutti i dettagli sui numeri raccolti dall’associazione internazionale che si occupa di business travel

Entro la fine del prossimo anno il business travel tornerà ai livelli del 2019. Ad evidenziarlo è il Business Travel Index 2023 della Global Business Travel Association presentato durante la recente Conference 2023 della branch italiana dal Ceo Suzanne Neufang, che noi di businessmobility.travel abbiamo intervistato (vedi sotto): Nel 2024 i livelli di spesa torneranno a 1.400 miliardi di dollari ed entro il 2027 potremmo raggiungere 1.800 miliardi”.

Numeri positivi che si inseriscono in uno scenario altrettanto florido anche per il nostro Paese che passa dall’ottavo mercato al mondo al settimo, superando India e Corea del Sud.

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La ripresa del business travel nel mondo e in Italia

Dopo un’estate all’insegna del leisure, l’autunno marca la ripresa del business travel.

Nel 2022 i viaggi d’affari sono cresciuti del 47% a livello globale e quest’anno prevediamo un’ulteriore crescita del 32%”, spiega Neufang, sottolineando quanto siano positivi anche i numeri relativi al mercato italiano.

Dopo il biennio negativo 2020-2021 – continua – nel 2022 in Italia abbiamo assistito a una crescita superiore al 100% e quest’anno prevediamo una crescita del 43%”. Questi dati confermano la forza del mercato italiano che rimane il quarto più grande d’Europa e portano il nostro Paese al settimo posto al mondo, scalando di un gradino la classifica rispetto al 2022.

Il blended travel

L’ottimismo dei numeri relativi al business travel deve, però, fare i conti con i cambiamenti in atto nel settore e, più in generale, nel modo di viaggiare.

La pandemia ha rivoluzionato il mondo del lavoro e le modalità di incontro. Lo smart working ha costretto i lavoratori in casa e la tecnologia è stato l’unico strumento in grado di far “incontrare” le persone. Per questo motivo, non appena è stato possibile, si è assistito a un boom del leisure travel o, per meglio dire, revenge travel. Una sorta di turismo di rivalsa che ha significativamente inciso sulle tariffe e sulla disponibilità di mezzi e strutture.

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La disponibilità è diventata un problema, con le compagnie aeree, gli hotel e i treni tutti pieni – spiega la Ceo di GBTA – Certamente questo si sta riducendo un po’ con l’arrivo dell’autunno: i vettori hanno aumentato la loro capacità, c’è più disponibilità negli spazi meeting e anche i prezzi si sono leggermente stabilizzati”.

Tuttavia, per Neufang, la vera sfida da affrontare per gli attori del settore sarà rispondere alle diverse esigenze richieste da una nuova modalità di viaggiare: il blended travel. Si tratta di un viaggio misto, tra il business e il leisure, che sta prendendo sempre più piede.

Il fatto che più che mai i viaggiatori d’affari aggiungano giorni o talvolta fine settimana per il tempo libero rende molto impegnativo per i supplier capire se questi viaggiano per affari, per piacere o per entrambe le cose”, evidenzia Neufang.

Ma un’altra grande sfida per il settore si presenterà nel momento in cui la Cina riprenderà a spostarsi per i viaggi d’affari. “Questo sarà il vero test per il business travel – spiega la Ceo di GBTA -: sapere che abbiamo abbastanza camere d’albergo, abbastanza posti in aereo e, in ultima analisi, abbastanza spazi meeting per il vasto pubblico asiatico”.

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