Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, aveva già denunciato chiaramente la situazione a luglio 2023, definendo il problema dei continui ritardi per la prenotazione e il rilascio dei passaporti una situazione “insopportabile“. All’epoca intervistato da Radio Inblu2000 parlava di “circa 170.000 partenze saltate“.
Il problema, però, è tutt’altro che risolto: “I casi di abusi e distorsioni illegali, come quello smascherato meritoriamente dalla questura di Milano, in seno al meccanismo di prenotazione degli appuntamenti per il rilascio o il rinnovo del passaporto dimostra che la situazione ancora non si è normalizzata. Ed è uno scandalo, quando siamo quasi alla fine del 2023 e si avvicina il periodo delle vacanze natalizie“, torna a denunciare Gattinoni.
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Quello dei passaporti non è più solo “caos”
All’inizio di questa crisi si era parlato di caos, come se la Pubblica Amministrazione non avesse potere su ciò che sta accadendo. Oggi, però, i danni di questa situazione sono evidenti per i cittadini, che non possono beneficiare del proprio diritto a viaggiare e in alcuni casi hanno perso i soldi dei biglietti acquistati, e per le imprese.
“L’emergenza Covid è ormai alle spalle da tanto tempo e non è più accettabile nemmeno la giustificazione che riguarda la maggiore domanda in ragione della Brexit – ha infatti sottolineato il presidente FTO – Le imprese, in particolare le agenzie di viaggio che stanno perdendo prenotazioni, hanno bisogno di uno Stato che supporti la crescita dell’economia e non di una Pubblica amministrazione che frena, rallenta e ostacola. Chiediamo alla politica e alle istituzioni di prendere ulteriori provvedimenti per garantire ai cittadini il diritto costituzionale a muoversi, attraverso procedure di ottenimento del passaporto che oggi, anche grazie alle tecnologie, possono essere molto più snelle e veloci”.
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