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Secondo i lavoratori britannici le aziende non spingono abbastanza sulla multimodalità

28/07/2023

In questo articolo

La stragrande maggioranza degli spostamenti di lavoro (87%) viene ancora fatta con l'auto. Ma le nuove generazioni sembrano più propense alla multimodalità.

Quasi la metà degli impiegati del Regno Unito (42%) vorrebbe che i propri datori di lavoro facilitassero l’utilizzo di più mezzi di trasporto sia durante i viaggi d’affari che nella vita di tutti i giorni.

L’85% di loro afferma inoltre che, sempre i titolari dovrebbero essere incentivati a incoraggiare i propri dipendenti alla multimodalità attraverso agevolazioni fiscali o aiuti finanziari simili. Sono questi i dati principali della ricerca pubblicata dall’azienda di autonoleggio americana Enterprise Rent-A-Car.

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Uno studio, commissionato all’agenzia di ricerche di mercato Opinium Research, compiuto su un campione 1.000 lavoratori U.K. che ogni giorno viaggiano per affari, girando in auto il proprio Paese per visitare clienti, fornitori o partecipare a eventi. Una piccola ma ben rappresentativa parte dei circa 11,5 milioni lavoratori presenti nel Regno Unito.

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Un gran bisogno di propositività

Più del doppio degli intervistati ha affermato di viaggiare in maniera multimodale per svago (37%) piuttosto che per lavoro (18%), sottolineando la necessità da parte delle aziende di adottare nuove soluzioni per soddisfare le esigenze dei dipendenti intenzionati a utilizzare più mezzi per il business travel.

Nella ricerca di Enterprise, il 64% (quasi due terzi) ha dichiarato di non ricevere dalle proprie aziende alcun incentivo a scegliere opzioni multimodali nel business travel.

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La stragrande maggioranza ha comunque affermato che le attività per le quali lavorano danno per scontato che i dipendenti utilizzino la propria auto personale per i business trips (87%).

Quando si tratta di viaggi di lavoro, il 58% di questi viene fatto a bordo di un’auto privata. La maggior parte degli intervistati (81%) ha detto inoltre di usare il proprio veicolo per almeno alcuni dei loro spostamenti ogni anno.

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Oz Choudhri, Head of Mobility Solutions di Enterprise per il Regno Unito e l’Irlanda

“L’auto privata – ha dichiarato Oz Choudhri, Head of Mobility Solutions di Enterprise per il Regno Unito e l’Irlanda – ha ancora un ruolo da svolgere nei viaggi d’affari. Tuttavia è necessario aumentare i viaggi multimodali, poiché oggi, quasi sei viaggi di lavoro su dieci vengono effettuati a bordo di vetture private“.

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Questione di generazioni

La ricerca ha mostrato che i giovani appartenenti alla Generazione Z sono particolarmente appassionati di viaggi multimodali. L’88% degli intervistati nati tra il 1996 e il 2015 ha affermato di aver viaggiato su più mezzi di trasporto negli ultimi 12 mesi.

Una percentuale davvero ottima, soprattutto se la si confronta al 57% relativa ai cosiddetti Baby Boomer, nati cioè prima del 1964. La Gen Z è decisamente meno propensa a usare la propria auto per un viaggio d’affari (60%) rispetto ai BB (41%).

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Alla domanda sul perché avessero usato viaggi multimodali, gli intervistati hanno dato le più disparate motivazioni. I viaggi compiuti a bordo di più mezzi sono spesso meno costosi (33%), più veloci (27%), più rilassanti (22%), più rispettosi dell’ambiente (20%) e sicuri (20%).

“Se nei prossimi anni – ha sottolineato Choudhri – le aziende non dovessero offrire opzioni di mobilità più flessibili, accessibili e convenienti oltre a non fidelizzare i propri dipendenti, potrebbero perdere una grande opportunità per ridurre i costi, i rischi e l’impatto ambientale legati al business travel e ai tragitti casa-lavoro“.

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