Hertz Polestar

Il noleggio elettrico di Hertz va incontro ai viaggiatori d’affari

19/05/2023

In questo articolo

Un noleggio semplice da attivare, con auto piacevoli da guidare e facili da ricaricare: l'obiettivo di Hertz, che si fa promotrice della mobilità elettrica anche per i travel manager

Pensato tanto per le aziende con green policy, quanto per i viaggiatori d’affari che vogliono sperimentare l’elettrico, Hertz rinnova e allarga la sua gamma di veicoli a batterie proponendo un noleggio a breve termine semplice da usare.

Un approccio legato alla “formazione” dell’utente, che può contare su un servizio completo e completamente gestibile dall’applicazione, dalla prenotazione alla ricarica stessa, con tanto di tag NFC che attivi le colonnine e fatturazione separata che permetta di capire quanto si è speso per la ricarica, utilissimo per le note spese.

Hertz come “formatrice”

Se per i fleet manager e la car policy la mobilità elettrica è un vantaggio, grazie alle agevolazioni fiscali e al fringe benefit, per i travel manager la situazione è ben più complicata. Dice Hertz che inizialmente la mobilità elettrica è stata spinta dai privati, perché le loro auto elettriche nemmeno comparivano come scelta sulle principali piattaforme di utilizzo di tutti i travel manager.

La situazione sembra essersi sbloccata e “ora siamo a un punto in cui il B2B è quasi più avanti rispetto al leisure, anche se è una continua rincorsa tra le due realtà che ci sta dando grandi soddisfazioni” ha dichiarato Massimiliano Archiapatti, Amministratore Delegato di Hertz Italia. 

Se quindi per i travel manager è difficile a livello logistico essere più green, Hertz con il suo noleggio elettrico cerca di renderla più semplice. Consapevole, soprattutto, che la quasi totalità dei viaggiatori d’affari che noleggia una Tesla Model 3 o una Polestar 2 (con i due marchi ha gli accordi più grandi) non ha mai guidato elettrico prima. Per questo, niente attivazioni di account: il cliente ha modo di gestire tutto dall’app, compresa appunto la ricarica.

C’è flessibilità anche nella riconsegna, che di base viene richiesta con almeno il 75% della carica e che permette quindi a 2 noleggi su 3 di non ricaricare nel meno. Viceversa, qualora il cliente non volesse o potesse permettersi, a livello di tempi, di fermarsi a ricaricare, c’è possibilità di acquistare il pacchetto con ricarica prepagata, e che quindi consente di riportare l’auto anche con un livello basso.

Leggi anche: Il ritorno in grande stile di Hertz (malgrado continui la cronica mancanza di auto)

Comunque, i travel manager hanno possibilità di abbinare il noleggio elettrico di Hertz alla scelta di Hotel con infrastrutture di ricarica presenti, e sono sempre più frequenti (Hilton, Radisson e in generale le principali catene), unendo il noleggio elettrico alla possibilità di riconsegnare l’auto carica senza dover creare soste ad hoc.

Il settore cambia

Questo, del resto, rientra in pieno nel cambiamento del settore dei viaggi d’affari, e quindi del RAC stesso che, come sottolinea Archiapatti “si sta spostando su una durata e una flessibilità differente rispetto a quella che vedevamo prima“, a partire dalla trasformazione delle attività da presenza a remoto, con riduzione delle trasferte ancora in essere.

L’idea è assolutamente quella di offrire un prodotto che sia sempre più in linea con anche un mercato che cambia in continuazione. La subscription sicuramente è un’area di interesse che stiamo testando, che sembra per ora non essere particolarmente interessante per il settore del travel, ma questo non toglie che lo possa essere nel prossimo futuro. Stiamo facendo, se vogliamo, un po’ di apprendimento, in modo particolare sul prodotto elettrico, che rende effettivamente un po’ più complesso questa tipologia di prodotto, proprio perché c’è anche una competenza specifica sull’elettrico che va sviluppata. La nostra rete commerciale si sta concentrando in modo sempre più attento sullo sviluppo delle travel policy che possano includere anche i veicoli elettrici. Questo vuol dire non poche difficoltà iniziali, ma con delle soluzioni anche in termini di piattaforma che stanno dando delle grandi soddisfazioni.” conclude Massimiliano Archiapatti.

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