Cieli più puliti grazie all’impiego nel settore dell’aviazione di carburanti sempre più ecocompatibili con l’ambiente. È questo il fulcro di ReFuelEu Aviation, il pacchetto di proposte presentato nel luglio del 2021 dalla Commissione Europea con lo scopo di decarbonizzare il settore del trasporto aereo.
Il piano, oltre ad inserirsi all’interno del più ampio Fit For 55, il progetto europeo per ridurre entro il 2030 le emissioni di CO2 del 55% rispetto ai livelli del 1990, è stato approvato attraverso l’accordo politico raggiunto dal Parlamento e del Consiglio Ue.
ReFuelEu imporrà ai fornitori di carburante di miscelare una quantità sempre più rilevante di carburanti sostenibili per l’aviazione, conosciuti con il nome di Saf, all’interno del cherosene. Ovviamente gli operatori aerei dovranno aumentarne l’uso.
“L’UE – ha dichiarato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – sta avviando tutti i settori verso la neutralità climatica, adottando le misure necessarie per conseguire i nostri obiettivi climatici per il 2030 e il 2050“.
Timmermans ha sottolineato che, con il pacchetto di proposte presente in ReFuelEu, “siamo ormai pronti a decollare verso un futuro più sostenibile per il trasporto aereo”.
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Poche, semplici regole (ma molto chiare)
Rispetto allo scenario che non prevede alcuna azione, questa misura da sola dovrebbe ridurre le emissioni di anidride carbonica degli aerei di circa due terzi entro il 2050.
Oltre a tutto ciò, il programma proposto dalla Commissione UE, potrebbe apportare durante questo lasso di tempo ulteriori benefici per il clima e per la qualità dell’aria attraverso l’abbattimento anche di altri tipi di emissioni diversi rispetto a quelli della CO2.
Sono tre le direttive principali presenti all’interno di ReFuelEu:
- i fornitori di carburante dovranno fornire una quota minima di propellenti sostenibili per l’aviazione negli aeroporti dell’UE, iniziando dal 2% del combustibile complessivo fornito entro il 2025, per arrivare al 70 % entro il 2050. La nuova miscela dovrà contenere anche una quota minima, che aumenta nel tempo, di combustibili sintetici più moderni e rispettosi dell’ambiente;
- gli operatori aerei che partono dagli aeroporti dell’UE dovranno rifornire solo il carburante necessario per il volo, al fine di evitare le emissioni legate al peso supplementare o alla rilocalizzazione delle emissioni di CO2 causate dalle pratiche di “tankering”, ossia del trasporto deliberato di carburante in eccesso per evitare il rifornimento con propellenti sostenibili per l’aviazione
- gli aeroporti dovranno garantire la disponibilità e l’adeguatezza delle loro infrastrutture di rifornimento per la distribuzione di carburanti sostenibili per l’aviazione.
Oltre all’ambiente il nuovo pacchetto di proposte relativo al Fit For 55 potrebbe garantire all’Ue un maggiore affrancamento energetico, riducendo la dipendenza dai prodotti provenienti da paesi terzi e creando migliaia di nuovi posti di lavoro nel settore dell’energia.
“Questo accordo politico – ha affermato Adina Vălean, commissaria europea per i Trasporti – rappresenta un punto di svolta per il trasporto aereo europeo, che avanza con certezza verso la decarbonizzazione. Il passaggio a carburanti sostenibili per l’aviazione migliorerà la nostra sicurezza energetica, riducendo nel contempo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili”.
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Vălean ha ribadito che grazie a ReFuelEu “si stima che il mercato dei carburanti sostenibili per l’aviazione creerà oltre 200 000 nuovi posti di lavoro nell’Ue, principalmente nel settore delle energie rinnovabili“.
Il nuovo piano per la decarbonizzazione del trasporto aereo in Ue prevede l’obbligo di miscelazione per i seguenti tipi di propellenti:
- biocarburanti
- carburanti derivanti da carbonio riciclato
- carburanti sintetici per l’aviazione (elettrocarburanti)
Dopo il raggiungimento dell’accordo politico tra il Parlamento e il Consiglio dell’Unione europea, dovrà essere adottato formalmente proprio dai due organi. Una volta completato questo processo, la nuova normativa sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, entrando in vigore con effetto immediato.
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Intanto dall’altra parte dell’Atlantico
Se nel Vecchio Continente il percorso verso la decarbonizzaizone viene guidato principalmente da istituzioni e organi sovranazionali, dall’altre parte dell’Oceano Atlantico l’abbattimento delle emissioni di CO2 deve essere ancora compiuto su iniziativa delle singole compagnie aeree.
Negli scorsi giorni Air Canada ha annunciato che in occasione della Giornata della Terra ha acquistato 9,5 milioni di litri di carburanti Saf da Neste, compagnia finlandese di raffinazione, trasporto e vendita di petrolio e diesel rinnovabile.
Questa enorme quantità di propellente “green” vera utilizzato dalla compagnia di bandiera canadese per tutti i voli in partenza dall’aeroporto internazionale di San Francisco.
Il vettore nordamericano acquista Saf da Neste sin dal febbraio 2022. L’ordine fatto qualche settimana rappresenta tuttavia un aumento di cinque volte rispetto all’approvvigionamento “standard” richiesto dalla compagnia aerea all’azienda finlandese.
“La nostra compagnia – ha dichiarato Michael Rousseau, presidente e ceo di Air Canada – ha adottato un approccio sfaccettato per affrontare il cambiamento climatico e la sostenibilità“.
Il numero uno di Air Canada ha ribadito quanti “i fattori ambientali e sociali sono incorporati nelle nostre decisioni strategiche, così come i nostri acquisti di flotte e le operazioni quotidiane attraverso il supporto di alternative a basse emissioni di carbonio. In questo caso, i carburanti Saf rappresentano uno dei nostri pilastri fondamentali nel perseguire i nostri obiettivi net-zero emissions“.
Attraverso il programma Leave Less Travel, Air Canada dà la possibilità ai suoi clienti aziendali di mitigare le emissioni relative al loro programma di viaggio attraverso l’acquisto di compensazioni di carbonio o carburante per l’aviazione sostenibile.
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