“Si apre oggi un nuovo capitolo della storia imprenditoriale della società” afferma il Presidente di Edizione e Vicepresidente della nuova società Alessandro Benetton, presentando Mundys, il nuovo nome di Atlantia. Aggiungendo “C’è bisogno di discontinuità per varie ragioni, anche per un fatto generazionale e di tecnologie…“. Anche se sentendo tutti la parola “discontinuità” tutti hanno pensato al Ponte Morandi (qui l’inchiesta di Fleet Magazine sui ponti e i cavalcavia a rischio in Italia).
Le novità
Un rinnovato assetto azionario – con Blackstone che diventa il secondo azionista -, un nuovo management, nuove linee guida di sviluppo che guardano all’internazionalizzazione e alla conquista del primato globale sul fronte della gestione infrastrutturale e dei servizi di mobilità integrata e sostenibile. Con l‘ambizioso obiettivo di diventare in cinque anni il primo gruppo mondiale delle infrastrutture, investendo, nei prossimi anni, ben 10 miliardi di euro, in innovazione e sostenibilità.
Tra cui ben 8 miliardi in Aeroporti di Roma dove il focus sarà sulle infrastrutture green e , naturalmente, sulle nuove modalità di trasporto: in primis i vertiporti. Un 1,5 miliardi è previsto per lo scalo della Costa Azzurra e un altro miliardo verrà investito in Cile, per le autostrade del Grupo Castanera.
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Il rebranding della holding controllata dalla famiglia Benetton avviene dopo il delisting da Piazza Affari dello scorso anno e un nuovo assetto azionario, con Blackstone che diventa il secondo azionista.
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Ad oggi sulle reti del Gruppo Mundys vengono effettuati oltre 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, mentre gli aeroporti italiani (Fiumicino e Ciampino) e francesi (Nizza, Cannes e Saint Tropez) ospitano 60 milioni di passeggeri e ulteriori 72 milioni di persone usano i servizi di mobilità di Telepass. Mundys è anche presente in più di 600 grandi città in tutto il mondo (tra cui Londra, Miami, Singapore, Bogotà) con innovative piattaforme di mobilità urbana che consentono lo snellimento del traffico e la riduzione delle emissioni. Sono oltre 23.000 i dipendenti della nuova realtà, di cui 6.000 solo in Italia.
“Atlantia diventa Mundys. Non è soltanto un mero cambio di nome: è l’idea di lanciare un progetto, una grande piattaforma di mobilità integrata e sostenibile che punta sulla internazionalizzazione, sulla tecnologia, sulla sostenibilità e sul lavoro delle persone nel mondo senza mai dimenticare che il nostro cuore e la nostra mente sono in Italia” afferma presidente Giampiero Massolo.
Un gruppo che attende il nuovo AD
Alla presentazione milanese della società c’era l’organigramma quasi al completo di Mundys – in attesa del nuovo ad – e i manager delle aziende del gruppo. Ovvero Alessandro Benetton (Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys), Giampiero Massolo (Presidente di Mundys),Enrico Laghi (Ceo di Edizione), José Aljaro Navarro (Ceo di Abertis), Ana Bonet Olivart (Ceo di Elizabeth River Crossing), Gabriele Benedetto (Ceo di Telepass), Franck Goldnadel (Ceo di Aéroports de la Côte d’Azur), Diego Savino (Ceo di Grupo Costanera), Marco Troncone (Ceo di Aeroporti di Roma) e Jan Villwock (Cfo di Yunex Traffic).