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Mercato unico ferroviario: i Frecciarossa arrivano anche in Germania e Portogallo

23/02/2023

In questo articolo

L'Alta velocità di Trenitalia allarga la sua Rete europea e punta ad aprire in nuovi paesi. Nella penisola lusitana e nel centro Europa

Il 2021 è diventato l’anno dello sviluppo della liberalizzazione dell’alta velocità, richiesto dalla Commissione Europea (CE) grazie al Quarto Pacchetto Ferroviario, aprendo i mercati più importanti, tra cui Spagna, Francia e Germania. E proprio su questi paesi Trenitalia, forte della sua esperienza in un mercato aperto alla concorrenza sin dal 2012 con l’avvento di Ntv-Italo, è sempre più protagonista.

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Obiettivo Germania

E dopo Francia e Spagna, il Frecciarossa 1000 del Gruppo Fs punta anche sulla Germania. La Commissione europea ha infatti appena lanciato 10 nuovi progetti pilota di collegamenti ferroviari fra due o più Paesi europei per favorire l’uso del treno negli spostamenti continentali, tra cui due sono appannaggio proprio della società italiana.

Il primo è relativo alle nuove corse Roma-Monaco e Milano-Monaco proposte da Ferrovie dello Stato Italiane e Deutsche Bahn, da attivare entro il 2026. Con la possibilità di allungamento fino a Berlino. Il percorso dalla capitale toccherebbe Firenze, Bologna, Verona, Rovereto, Trento, Bolzano, Brennero, Innsbruck e Monaco. Mentre per il collegamento dalla capitale lombarda, Brescia, Verona, Bolzano, Brennero, Innsbruck e Monaco. La frequenza di questi treni sarà giornaliera e i servizi verranno forniti in collaborazione tra Trenitalia, ÖBB e DB

…e Portogallo

Anche qui sono due le tratte interessate. Operate dalla partecipata di Trenitalia (insieme a Globalvía e ad Air Nostrum), Ilsa, l’azienda che opera i Frecciarossa brandizzati iryo tra Madrid e Barcellona e Valencia e, presto, anche su Alicante, Malaga e Siviglia. Le tratte interessate sono tra Lisbona a La Coruña e, soprattutto, la Lisbona-Madrid.

“Mentre la domanda di mobilità verde è in crescita abbiamo bisogno che il mercato ferroviario risponda in modo migliore e rapido, soprattutto per i viaggi lunghi e transfrontalieri” ha dichiarato Adina Vãlea, commissaria europea per i trasporti.

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I vantaggi della concorrenza (per qualche settore assolutamente sconosciuta…)

Grazie all’apertura del mercato l’alta velocità in Italia è aumentata di circa il 120% tra il 2011, l’anno prima della liberalizzazione, e il 2019, l’ultimo anno prima della pandemia. Con il “concorrente” Italo che trasportava nel 2019, oltre 20 milioni di passeggeri, con un ottimo margine.  Negli ultimi quattro anni la flotta di Italo-NTV è passata da 25 AGV a 51 AGV ed EVO. Il governo italiano ha deciso di ridurre il canone di accesso alla Rete durante la pandemia fino al 31 marzo 2022.

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La liberalizzazione ferroviaria spagnola

In Spagna, il processo di liberalizzazione è stato un po’ più complesso, con le istituzioni che hanno messo a gare tre pacchetti di servizi per l’alta velocità. Il pacchetto A, quello con la maggior parte dei servizi, se l’è aggiudicato l’operatore locale, la Renfe, che ha deciso di creare un vettore low cost, Avlo, per diversificare l’offerta con l’Ave (Alta Velocidad Española).

Il pacchetto B è appannaggio della società partecipata da Trenitalia – come scritto sopra -, mentre il C è andato al brand, anch’esso creato per l’alta velocità low cost, Ouigo, della francese Sncf. Tre operatori, due dei quali chiaramente low cost, che hanno abbassato in maniera significativa i prezzi dei biglietti (ah, beata concorrenza…) sulla tratta Madrid-Barcellona.

 

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