Hai mai sentito dire che il cibo sugli aerei ha un gusto strano? Non è solo un’impressione: dietro ogni pasto servito in volo c’è un complesso processo di preparazione, conservazione e riscaldamento che incide direttamente sulla qualità e sul sapore. Il catering aereo è un’industria che vale oltre 6 miliardi di dollari l’anno, con costi variabili per ogni classe di viaggio: si parte dai 4 dollari per un pasto in economy fino a oltre 100 dollari per i menu di prima classe (The Points Guy, 2024).
A occuparsi della preparazione dei pasti non sono le compagnie aeree stesse, ma grandi colossi del catering come LSG Sky Chefs, Gate Gourmet e Do & Co, che operano in strutture vicine agli aeroporti e riforniscono ogni giorno migliaia di voli in tutto il mondo. Ma come avviene esattamente questo processo? E quali sono le maggiori difficoltà tecniche da superare?
Niente cucine a bordo: ecco come si prepara il cibo in volo
A differenza dei ristoranti, sugli aerei non esistono vere e proprie cucine. Questo significa che ogni pasto servito in volo viene cucinato a terra, raffreddato rapidamente e trasportato a bordo dove sarà semplicemente riscaldato prima di essere servito ai passeggeri. Le temperature di conservazione sono cruciali: secondo gli standard internazionali, i pasti devono essere mantenuti a -18°C fino al momento dell’imbarco (IATA, 2023).
Le cucine industriali che preparano questi pasti operano seguendo rigorose norme igieniche e di sicurezza. Tra i protocolli più comuni:
- Il personale deve indossare reti per capelli, guanti e indumenti sterili.
- Ogni alimento viene scannerizzato ai raggi X per rilevare eventuali corpi estranei.
- I locali sono dotati di docce ad aria per eliminare impurità dagli abiti degli operatori.
Una volta pronti, i pasti vengono confezionati in contenitori di alluminio o plastica sigillata, poi caricati sui carrelli per essere trasportati direttamente sotto l’aereo. Qui vengono immagazzinati nei forni a convezione delle galleys, pronti per essere riscaldati dagli assistenti di volo durante il servizio.

Difficoltà tecniche: perché il cibo in aereo ha un sapore diverso?
L’ambiente pressurizzato della cabina e l’altitudine influiscono sulla nostra percezione del gusto. Secondo uno studio del Fraunhofer Institute for Building Physics, a 10.000 metri di altezza:
- La capacità di percepire il sapore dolce si riduce del 20%.
- La sensibilità ai sapori salati cala fino al 30%.
- L’aria secca della cabina riduce drasticamente il senso dell’olfatto, penalizzando la percezione degli aromi.
Per ovviare a questi problemi, le compagnie aeree collaborano con chef e nutrizionisti per creare menu con sapori più intensi del normale. Vengono aggiunti ingredienti con forte umami (pomodori, funghi, soia) per compensare la perdita di sapidità e si evita l’uso di troppi latticini o fritti, che potrebbero risultare indigesti in quota.
Incidenti e sicurezza: quanto è sicuro il cibo sugli aerei?
Nonostante i severi protocolli, possono verificarsi problemi di sicurezza alimentare. Nel luglio 2024, un volo Delta Airlines ha servito cibo avariato, causando un’intossicazione alimentare a 24 passeggeri. A gennaio dello stesso anno, un intero equipaggio di United Airlines si è sentito male dopo aver consumato i pasti di bordo (Simple Flying, 2024).
Per prevenire questi episodi, gli standard di sicurezza prevedono che:
- Ogni lotto di pasti venga tracciato con codici univoci per identificare rapidamente eventuali contaminazioni.
- I tempi tra preparazione e consumo siano inferiori alle 72 ore.
- I controlli di qualità vengano eseguiti su campioni casuali ogni giorno.

Chef a bordo: il lusso della prima classe
Alcune compagnie aeree di fascia alta, come Turkish Airlines, Etihad e Singapore Airlines, offrono il servizio di chef a bordo per la prima classe. A differenza dei pasti preconfezionati, in questi casi alcuni piatti vengono assemblati e rifiniti direttamente in volo, permettendo un’esperienza gastronomica di livello superiore.
Turkish Airlines, ad esempio, è famosa per il suo servizio “Dine on Demand”, che permette ai passeggeri di scegliere cosa mangiare e quando, con piatti preparati al momento dallo chef di bordo.
Etihad Airways offre invece un servizio di “Flying Nanny”, che assiste le famiglie in volo, e un team di chef a bordo in grado di personalizzare piatti gourmet secondo le preferenze dei passeggeri premium.
Singapore Airlines, rinomata per il suo Book the Cook, permette ai passeggeri di prima classe e business di pre-selezionare i loro pasti da un menu esclusivo che include piatti firmati da chef stellati Michelin, garantendo un’esperienza culinaria di altissimo livello.
E per il futuro?
Il catering aereo sta evolvendo verso opzioni sempre più sane e sostenibili. Alcune compagnie stanno sperimentando menu vegani e piatti con ingredienti locali, mentre altre puntano su tecnologie innovative come la stampa 3D alimentare per creare pasti su misura.
Con miliardi di dollari investiti e sfide logistiche sempre più complesse, una cosa è certa: il cibo sugli aerei continuerà a essere un elemento chiave dell’esperienza di viaggio.
La prossima volta che assaggerai un piatto in quota, saprai esattamente tutto ciò che c’è dietro la sua preparazione!
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok