Brutte notizie per i passeggeri abituali della tratta Reggio Calabria-Milano Linate: il volo delle 6:15, fondamentale per chi si sposta per lavoro o motivi di salute, non sarà più operativo a partire dal 30 marzo 2025. ITA Airways giustifica la scelta parlando di un volo stagionale, già previsto come temporaneo. Ma chi utilizzava questa tratta regolarmente si chiede: perché allora nessuno lo ha detto chiaramente sin dall’inizio?
La sospensione del volo avrà un impatto pesante, perché garantiva l’arrivo a Milano nelle prime ore del mattino, il rientro in giornata senza pernottamenti extra e soprattutto era una soluzione rapida per chi viaggia per motivi di salute
Senza questa opzione, i viaggiatori dovranno affrontare trasferte più lunghe, costose e scomode.
Potrebbe arrivare una retromarcia?
A ottobre 2024, ITA Airways aveva annunciato un rafforzamento dei collegamenti con la Calabria, grazie alla collaborazione con Regione Calabria e SACAL. Un segnale positivo che lasciava intendere un impegno stabile sul territorio. Nel comunicato di ottobre, la compagnia parlava di più voli per Reggio Calabria e Lamezia Terme; un’attenzione crescente al territorio e di sinergie con le istituzioni locali.
Eppure, oggi il messaggio cambia radicalmente. ITA Airways sottolinea che la rotta era sempre stata concepita come temporanea, giustificando la decisione con valutazioni sulla domanda di mercato, la sostenibilità economica e la disponibilità della flotta
I passeggeri, che hanno organizzato incontri di lavoro o una serie di controlli medici, lamentano che se il volo era davvero “sperimentale”, perché non è arrivata nessuna comunicazione tempestiva.
Disagi per i viaggiatori: le alternative sono insufficienti
La Calabria, con una rete ferroviaria insufficiente e strade spesso inadeguate, dipende fortemente dai collegamenti aerei per garantire mobilità e sviluppo economico. La Regione Calabria e SACAL non si sono ancora espressi sulla questione, ma boatos parlano di un duro colpo per la mobilità regionale. L’incertezza sui collegamenti mette a rischio i progressi dell’aeroporto di Reggio Calabria, che aveva registrato numeri in crescita grazie all’arrivo di nuove compagnie aeree e all’impegno di ITA.
Il Comune di Reggio Calabria chiede risposte rapide
In questo contesto, l’assessore comunale ai Trasporti, Paolo Malara, ha espresso forte preoccupazione e ha chiesto chiarezza alla SACAL, la società che gestisce gli aeroporti calabresi. “Suscita non poca preoccupazione il rincorrersi di voci su una possibile sospensione del volo“, ha dichiarato Malara, rivolgendosi direttamente all’amministratore unico di SACAL, Marco Franchini, affinché vengano chiariti eventuali piani alternativi.
“È di tutta evidenza – ha sottolineato Malara – che su temi così delicati servano massima trasparenza e chiarezza, perché una scelta di questo tipo avrebbe forti ripercussioni sulla qualità della vita dei cittadini”.
L’amministrazione comunale auspica che il problema sia dovuto a un semplice disguido tecnico. Tuttavia, in caso contrario, Malara chiede che verranno fornite “al più presto delucidazioni nel merito di quella che sarebbe, a tutti gli effetti, una scelta irragionevole”. L’assessore ha inoltre evidenziato come questa decisione apparirebbe in netto contrasto con le ottime prestazioni registrate dall’aeroporto di Reggio Calabria e con le dichiarazioni di rilancio della compagnia aerea, rilasciate solo pochi mesi fa proprio in riferimento a questa tratta.
Mobilità a rischio: servire una strategia chiara
Questa cancellazione solleva una questione più ampia: quanto sono davvero affidabili i collegamenti aerei per le regioni meno servite? Negli ultimi anni, la Calabria ha visto voli attivati e poi sospesi senza preavviso, creando disagi e incertezze per i cittadini. La continuità territoriale è fondamentale per garantire:
- Un sistema di trasporto stabile
- Un accesso equo alla mobilità per tutti
- Lo sviluppo economico del territorio
ITA Airways ha dichiarato che il suo obiettivo è rafforzare il mercato domestico, ma questa decisione sembra andare in direzione opposta. E ora la domanda che resta aperta è: quale sarà il futuro dei collegamenti aerei per la Calabria?
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