Sulla scorta degli ottimi risultati del 2024 di cui abbiamo dato notizia nell’articolo Aeroporti italiani: record di passeggeri nel 2024, sfiorata quota 220 milioni Assaeroporti ha organizzato una sorta di giro d’Italia degli scali, l’Airport Day, che ha coinvolto 17 strutture con l’obiettivo di raccontare il ruolo centrale del sistema aeroportuale per lo sviluppo economico, il progresso e la sostenibilità del nostro Paese. Durante l’incontro è stato anche presentato il Manifesto degli aeroporti italiani, un documento che si basa su cinque pilastri, ovvero mobilità, sviluppo, innovazione, sostenibilità e inclusività e che incide per il 3,8% sul Pil italiano, generando 1,3 milioni di posti di lavoro. Un impatto economico sottolineato anche dal vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che ha chiuso l’evento con un intervento che ha parlato anche di intermodalità.
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Airport Day: l’intervento del ministro Salvini
Il ministro Salvini ha poi preso l’esempio dell’Area cargo di Malpensa per sottolineare come il “Green è un esercizio semantico deleterio se non c’è la sostenibilità economica e la costruzione di posti di lavoro“. Com’è successo con il settore auto, con la “sua demenziale politica di distruzione da parte di Bruxelles, settore economicamente importante per paesi come Germani, Francia e, naturalmente, Italia. Ricordo che nel 2023 c’è stato il record storico di co2 emessa nell’aria. In Italia l’abbiamo ridotta, in Cina no, bruciando carbone per farci andare con le auto elettriche in centro a Roma… mi sembra un masochismo pseudo ambientalista questo…”.
Poi il ministro ha poi l’accento sui, tanti, dossier aperti al Ministero: partendo dall’intermodalità: “Stiamo lavorando su portare le ferrovie sempre di più negli aeroporti; da Torino a Bergamo, da Venezia a Olbia. Pensiamo solo com’è cambiata la vita con l’apertura della M4 sul City Airport di Milano Linate, rispetto alla storica 73. Naturalmente nel Piano Aeroporti 2035, di prossima pubblicazione, avremo una grande attenzione su Fiumicino e stiamo seguendo la richiesta di un nuovo scalo ad Agrigento. Abbiamo anche sostenuto alcune scommesse dal punto di vista del marketing. Vedi Perugia che 5 anni fa avrebbe potuto chiudere e che oggi conta oltre 500.000 passeggeri. Reputo che non aver messo gli aeroporti – e le autostrade – nel PNRR sia stato un errore. Ma tant’è. Stiamo lavorando quindi anche sui Porti e sulle Ferrovie“.
Ferrovie su cui non ha fatto alcuna polemica, malgrado il momento non semplice per la loro operatività, ma ci ha tenuto a sottolineare i tanti cantieri aperti , “oltre 1.200” e i treni che ogni giorno, “oltre 10.000“, circolano sui binari italiani. Tanti treni il che vuol dire concorrenza, “sempre ben accetta. Anche tra diverse tipologia di viaggio. Vedi la Roma-Milano tra treno e aereo. E lo stesso succederà sulla Bari-Roma quando aprirà l’Alta Velocità“.
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Airport Day e i 17 scali collegati: volano economico importante
All’”Airport Day” hanno aderito gli aeroporti di Alghero, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Cuneo, Firenze e Pisa, Genova, Milano-Linate e Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Perugia, Torino e Trieste, la spina dorsale di un settore che è “un volano importante per la crescita economica, dell’occupazione e del turismo e per la creazione di valore innovativo del Paese” afferma Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per i Trasporti, snocciolando anche i positivi numeri 2024 degli scali italiani: “220 milioni di passeggeri, di cui 146 milioni internazionali e 1,7 milioni di tonnellate trasportate, di cui un milione sull’estero” evidenziando così il grande ruolo dell’Italia in termini di export, quarto esportatore assoluto. Dove gli aeroporti, pur rappresentando una percentuale più piccola rispetto al mondo marittimo, trasportano merci pregiate e danno un servizio immediato. “Export che fa un più 10% grazie agli aeroporti” ha aggiunto Alessandra Ricci, ad di Sace.
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