Tour delle “metropoli” italiane da parte del Ceo di Ryanair, Eddie Wilson, accompagnato dall’Head of Communications Italy Fabrizio Francioni, per presentare la summer ’25 del vettore irlandese. Che, malgrado il modello sia e sarà low cost per struttura di costi e, soprattutto, per offerta, si dice compagnia totale, che assolutamente interessa anche il segmento business: “per noi un segmento molto importante, soprattutto nelle città più grandi come Milano e Roma. Oggi chi viaggia Ryanair non lo fa solo per turismo ma lo fa per tanti ragioni, tra cui anche per business, per ragioni di studio o inerenti alla sfera privata. Le nuove generazioni non fanno più distinzione tra low cot e legacy carrier: quello che importa loro, a prescindere dalle ragioni di viaggio, sono i prezzi e un servizio efficiente. Cosa che il nostro modello point to point e le nostre tariffe, le più basse di sempre, assicurano al mercato” ci racconta a noi di BusinessMobility.travel Fabrizio Francioni (il secondo da destra nella foto).
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L’offerta “congelata” su Milano di Ryanair
L’operativo estivo 2025 conta “156 rotte tra Bergamo e Malpensa, con 30 aeromobili basati (per un investimento di 3 miliardi di dollari), supportando quasi 15.000 posti di lavoro locali e trasportando 18,7 milioni di passeggeri all’anno. Purtroppo, non saremo in grado di aggiungere una crescita significativa a Milano quest’estate, a causa della decisione regressiva del Governo italiano di aumentare ulteriormente l’addizionale municipale di 0,50€ per passeggero in entrambi gli aeroporti a partire dal 1° aprile 2025″ il commento di Eddie Wilson (nelle foto al centro).
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…e taglia su Roma
Se su Milano non cresce, su Roma Ryanair addirittura taglia. E rimuoverà uno dei sui B737 basati a Fiumicino, senza registrare alcuna crescita a Ciampino, a causa del limite restrittivo imposto sui voli a Ciampino (65 voli al giorno), e dell’aumento dei costi aeroportuali (+44% a Ciampino e +15% a Fiumicino entro il 2028) oltre al già stigmatizzato aumento dell’addizionale municipale nei principali aeroporti italiani a partire dal 1° aprile 2025 che, a Roma, è già più alta rispetto ad altri aeroporti italiani. Scali romani sui quali opererà rispettivamente 57 rotte, con 10 B737 qui basati, e 25, con 6 aeromobili.
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La causa del non-crescita sono le tasse
“Ryanair rinnova l’appello al Governo di abolire con urgenza la sua decisione miope e regressiva di aumentare le tasse sui passeggeri nei principali aeroporti italiani nel 2025, chiedendo, invece, di abolire completamente questa tassa municipale in tutti gli aeroporti italiani, come già fatto dalle regioni Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Abruzzo. Ciò permetterebbe agli aeroporti italiani di beneficiare di una rapida crescita del traffico, del turismo e dei posti di lavoro nei prossimi anni, poiché Ryanair risponderebbe con un investimento di 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di passeggeri all’anno su 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro Ryanair nelle regioni italiane” l’appello di Wilson.
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“Esistono in Italia esperienze positive che vengono da Abruzzo (Pescara), Calabria (lamezia Terme e Reggio Calabria) e Friuli- Venezia Giulia (Trieste) che hanno abolito l’addizionale comunale e che per questo stanno godendo oggi di una straordinaria crescita in investimenti, aeromobili, nuove rotte, connettività, creazione di nuovi posti di lavoro e supporto al territorio” gli fa eco Francioni.
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