L’Italia non c’è. Ma starebbe certamente nelle parti alta della classifica visto le recenti ondate di scioperi, di cancellazioni e di ritardi, in particolare sulla nostra rete ferroviaria come abbiamo scritto qui. Stiamo parlando della seconda edizione del Travel Disruption Report pubblicato da Travelperk, la piattaforma di gestione globale dei viaggi aziendali con sede a Barcellona. Dove si dice che il 78% dei viaggiatori d’affari – circa 4.000, nel Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Spagna, , dove è stata commissionata la ricerca – sono stati colpiti da cancellazioni e ritardi nei loro viaggi di lavoro nel 2024.
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Il Travel Disruption Report: i problemi dei viaggiatori d’affari
Lo studio rivela che più di un viaggiatori d’affari su quattro (27%) ha dovuto subire cancellazioni quando viaggiavano per lavoro, mentre oltre un quinto (21%) ha sperimentato interruzioni a causa di eventi meteorologici e scioperi. Questi problemi avrebbero causato a loro volta cancellazioni o ritardi per incontri di lavoro (il 41%) mentre il 40% ha sostenuto costi aggiuntivi come il pagamento di un hotel e commissioni di ri-prenotazione. Per compensare il tempo perso, oltre un terzo (36%) dei viaggiatori d’affari ha dovuto lavorare ore extra per recuperare il lavoro mancato e l’85% ha affermato che la loro produttività lavorativa è stata influenzata da queste interruzioni. Forse per combattere queste interruzioni, sempre più viaggiatori (23%) stanno estendendo i loro viaggi pernottando in loco.
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Il Travel Disruption Report: quali viaggiatori d’affari sono i più colpiti
I viaggiatori d’affari britannici e tedeschi solo quelli che hanno affrontato il massimo impatto dagli scioperi dei trasporti (rispettivamente il 27% e il 29%) rispetto al 9% negli Stati Uniti. Nel frattempo, i viaggiatori statunitensi sono quelli che hanno dovuto affrontare il maggior numero di cancellazioni durante il periodo analizzato (139.777 voli sono stati cancellati da marzo a settembre 2024) e il più alto tasso di cancellazioni causa meteo, con una percentuale del 30%, significativamente al di sopra della media globale del 21%.
“Sebbene ogni regione affronti sfide uniche, il risultato finale per i viaggiatori d’affari è lo stesso: più tempo trascorso in aeroporti, stazioni ferroviarie o depositi di autobus e meno ore di lavoro produttivo o tempo a casa. Per noi è essenziale provare a prevedere questi eventi in anticipo e avvisare in modo proattivo i viaggiatori e cercare di offrire loro più soluzioni da considerare. La nostra priorità è aiutare i viaggiatori a sentirsi in controllo quando si verifica l’incontrollabile” il commento di Tomasz Wrzaszcz, Intelligence travel specialist di Travelperk.
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