Dopo Lilium – anche se pare abbia trovato nuovi investitori come abbiamo scritto qui – anche l’altra start up tedesca di Taxi Volanti, o eVtol, Volocopter ha presentato istanza di fallimento al tribunale locale di Karlsruhe. Una notizia che certifica come il gigante industriale tedesco abbia qualche difficoltà. Nel settore automotive certamente – leggete cosa abbiamo scritto su Fleet Magazine a proposito di Volkswagen ad esempio -, ma anche quello nascente – ma con tante difficoltà – dell’Urban Air Mobility.
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Volocopter dichiara fallimento: cosa succede ora?
L’operatore che avrebbe dovuto scarrozzare gli atleti alle ultime Olimpiadi di Parigi dove, invece, fece solo dei voli di prova, scrive però che “le operazioni commerciali continueranno come di consueto durante la procedura di insolvenza provvisoria. Il curatore fallimentare provvisorio ha già tenuto una riunione del personale per informare i dipendenti sulla situazione attuale e rispondere alle prime domande sulla procedura“. Magari in attesa di un cavaliere bianco che la salverebbe. Cavaliere bianco che potrebbe essere la cinese Geely – a proposito di automotive… – la quale, insieme a Mercedes-Benz, ha già investito nella società basata a Bruchsal (Karlsruhe) e fondata da Alexander Zosel e Stephan Wolf. Come Lilium, an che Volocopter abbondonerebbe così la Germania trasferendosi in Cina. Magari con un nuovo Ceo, ovvero quel Dieter Zetsche, già Ceo della Casa della Stella e ora presidente del Tour operator Tui.
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