L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso l’indagine su Booking.com e ha approvato un pacchetto di impegni che promette di restituire autonomia tariffaria agli hotel italiani e riequilibrare il mercato delle prenotazioni online. Booking, una delle piattaforme più utilizzate al mondo, era stata accusata di limitare la libertà commerciale delle strutture ricettive attraverso pratiche che penalizzavano la concorrenza.
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Cosa non andava: le regole “nascoste” di Booking
L’istruttoria si è concentrata su programmi come “Partner Preferiti” e “Preferiti Plus”, che offrono maggiore visibilità sulla piattaforma a fronte di costi elevati. Gli albergatori dovevano accettare commissioni più alte e garantire prezzi competitivi su Booking rispetto a quelli applicati su altri canali, come il proprio sito web o altre piattaforme di prenotazione.
Un ulteriore punto critico riguardava il sistema “Booking Sponsored Benefit”, che consentiva alla piattaforma di applicare sconti sulle tariffe degli hotel senza il loro consenso. Secondo l’Antitrust, queste pratiche limitavano la possibilità degli albergatori di gestire in autonomia le proprie strategie commerciali e ostacolavano la concorrenza tra le piattaforme.
Le soluzioni proposte da Booking
Per risolvere le criticità evidenziate dall’AGCM, Booking ha presentato un pacchetto di misure. Tra i principali interventi:
- Libertà tariffaria garantita: gli hotel potranno applicare prezzi diversi su altri canali di vendita senza subire penalizzazioni o esclusioni dai programmi promozionali di Booking.
- Maggiore trasparenza: la piattaforma fornirà agli albergatori comunicazioni chiare sui criteri di partecipazione ai programmi promozionali e invierà report periodici per valutare l’efficacia delle iniziative.
- Indipendenza commerciale: i programmi promozionali non saranno più legati ai prezzi applicati dagli hotel su altri canali, garantendo piena autonomia decisionale alle strutture ricettive.
La valutazione dell’Antitrust
L’AGCM ha giudicato gli impegni proposti da Booking come “idonei a rimuovere le criticità evidenziate”. L’Autorità ha sottolineato che queste modifiche contribuiranno a creare un mercato più equilibrato, restituendo libertà tariffaria agli albergatori e incentivando una concorrenza più sana tra le OTA (Online Travel Agencies).
“La libertà tariffaria è un principio fondamentale per assicurare trasparenza e competitività nel mercato,” ha dichiarato l’AGCM, il che implica tra le righe, che questa decisione tutela non solo le strutture ricettive, ma anche i consumatori, che potranno accedere a un’offerta più varia e competitiva.
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