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Legge di Bilancio 2025: aumento di 50 centesimi sui voli extra-Ue in 8 scali

17/12/2024

In questo articolo

Gli aeroporti interessati quelli sopra i 10 milioni di passeggeri. Ovvero Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bergamo, Napoli, Venezia, Catania, e, probabilmente, anche Milano Linate e Bologna

Oltre a introdurre l’obbligo di tracciabilità per le spese di viaggio, vitto, alloggio e trasporto, sostenute dai dipendenti e collaboratori in trasferta fuori dal Comune di lavoro, pena l’esclusione del rimborso, la legge di Bilancio 2025 introduce anche un addizionale di 50 centesimi della tassa d’imbarco sui collegamenti verso i Paesi extra-Ue.

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Legge di Bilancio 2025: in quali aeroporti verrà applicato il balzello di 50 centesimi

50 centesimi qui, 50 centesimi là. Sembra proprio che la legge di bilancio 2025 stia grattando il fondo del barile per i conti statali. Imponendo balzelli come quello che sarà applicato nei sei aeroporti italiani da cui transitano oltre dieci milioni di passeggeri, ovvero Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bergamo, Napoli, Venezia e Catania, a cui si dovrebbero poi aggiungere Milano Linate e Bologna, anch’essi probabilmente sopra la soglia dei 10 milioni a fine 2024. Un’extra-tassa che diventerà operativo appena dopo l’avvio dell’orario estivo, il primo aprile 2025 (e sì, non è un Pesce d’aprile…).

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Legge di Bilancio 2025: si attendono 5 milioni di extra-gettito

Questa nuova tassa sui voli aerei porterà circa 5,33 milioni di euro nel 2025 e 8 milioni nel 2026 secondo le stime del Governo. I fondi raccolti saranno destinati dai Comuni per finanziare opere di sviluppo urbano, edilizia e infrastrutture.

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Legge di bilancio: la mobilità sempre più colpita dalle tasse

Tra le mosse del Governo Meloni per recuperare gettito, anche la rimodulazione delle aliquote per i fringe benefit da applicare alle auto aziendali come abbiamo scritto su Fleet Magazine, che colpisce soprattutto le auto termiche, e un emendamento a firma Lega che aprirebbe, secondo le opposizioni, alla privatizzazione di una quota di Ferrovie dello Stato. E’ invece saltato l’aumento previsto dell’1,8% dei pedaggi autostradali.

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