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Bagagli smarriti? Ora la tecnologia li ritrova al volo

In questo articolo

Un sistema automatizzato, già attivo negli aeroporti di Monaco e Zurigo, accelera il recupero dei bagagli smarriti

Immaginate di atterrare dopo un lungo volo, stanchi ma felici di essere finalmente arrivati. Vi avvicinate al nastro trasportatore, gli altri passeggeri ritirano le loro valigie, ma la vostra non compare. Una scena familiare, purtroppo, per milioni di viaggiatori.

Nel 2024, il trasporto aereo ha raggiunto un nuovo picco storico: oltre 6 miliardi di passeggeri hanno preso un volo, indice di un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo boom di viaggiatori, però, porta con sé una sfida ben nota: quella dei bagagli smarriti. Nel corso dell’anno, si stima che circa 38 milioni di bagagli siano stati gestiti in modo errato a livello globale, un problema che genera non solo disagi per i passeggeri, ma anche costi enormi per le compagnie aeree.

Ogni bagaglio smarrito o ritardato costa in media 150 dollari tra logistica e risarcimenti. Moltiplicando questa cifra per milioni di casi, si arriva a perdite complessive che pesano significativamente sui bilanci delle compagnie. La maggior parte degli incidenti avviene durante i trasferimenti tra voli (46% dei casi) o per errori di carico (16%). Qui entra in gioco la tecnologia di Sita.

Come funziona Auto Reflight

WorldTracer Auto Reflight è un sistema completamente automatizzato che si occupa di individuare, reindirizzare e consegnare i bagagli smarriti senza bisogno di intervento umano. Una volta rilevato un bagaglio non imbarcato sul volo corretto, il sistema calcola in pochi secondi il percorso più veloce e pratico per riconsegnarlo al proprietario.

Il sistema utilizza i dati dell’etichetta originale del bagaglio, applicata al momento del check-in, e riorganizza il tragitto senza necessità di sostituirla. Basandosi su regole predefinite, Auto Reflight sceglie il volo migliore considerando limiti di carico, tempi di coincidenza e accordi con i vettori. Il risultato? Una velocità operativa che permette di reindirizzare una valigia in soli due secondi.

Gli aeroporti che lo stanno già usando

La tecnologia Auto Reflight è già in uso in aeroporti di grande rilievo come quelli di Monaco e Zurigo, due scali che ogni giorno gestiscono volumi enormi di bagagli. All’aeroporto di Monaco, utilizzato dal gruppo Lufthansa, il sistema ha dimostrato tutta la sua efficacia: nel primo anno di utilizzo, ha automatizzato l’80% dei casi di bagagli smarriti, riducendo drasticamente i tempi e i costi legati alla gestione manuale.

Più vantaggi per compagnie e passeggeri

L’efficienza del sistema non si limita ai benefici per gli operatori aeroportuali. Anche i passeggeri, spesso lasciati senza informazioni quando si verifica un problema, possono finalmente contare su un servizio più trasparente. Grazie a notifiche automatiche inviate in tempo reale, i viaggiatori vengono informati immediatamente se il loro bagaglio non è arrivato a destinazione. Non solo: tramite un’interfaccia online attiva 24/7, possono monitorare il percorso del bagaglio fino alla riconsegna.

Per le compagnie aeree, i risparmi sono significativi: si stima che un grande vettore possa ridurre i costi fino a 100.000 dollari all’anno grazie all’automazione. A livello globale, il settore potrebbe risparmiare fino a 30 milioni di dollari l’anno, una cifra che riflette l’impatto positivo della tecnologia.

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