Il settore dei viaggi d’affari in Italia si mantiene su una linea di prudente stabilità. È quanto emerge dai dati di ottobre 2024 del Business Travel Trend (BTT), l’indice mensile elaborato dal Gruppo Uvet in collaborazione con il Centro Studi Promotor (CSP). L’indagine, condotta su un campione rappresentativo delle principali aziende italiane, fotografa l’andamento del business travel, confrontandolo con i livelli pre-pandemia del 2019.
Per chi non lo sapesse, l’indice BTT confronta costantemente i dati con il 2019, anno scelto come base di riferimento (100). Questo metodo consente di analizzare con precisione l’evoluzione del settore nel tempo. L’obiettivo è quello di delineare un trend che, oltre a misurare l’andamento dei viaggi d’affari, rifletta lo stato generale dell’economia italiana.
Ad ottobre, il valore globale dei viaggi d’affari si è confermato a 101, mentre il dato progressivo annuo rimane inferiore alla soglia di riferimento, fermandosi a 97. Nonostante il contesto generale di stabilità, le transazioni – che segnano un indice di 84 – registrano un lieve incremento di +1 punto rispetto a settembre. Tuttavia, la spesa media continua a contrarsi, il che dimostra una maggiore attenzione alla gestione dei costi da parte delle aziende.
I settori trainanti
- Hotel: il settore alberghiero prosegue la sua ripresa. Rispetto a settembre, il valore globale guadagna 3 punti, mentre il numero di prenotazioni segna un deciso aumento di 6 punti, portando l’indice transazioni a quota 102. Questo trend sottolinea come gli hotel rimangano una scelta fondamentale per i viaggiatori d’affari, seppur con una spesa media sempre più ottimizzata.
- Car Rental: il vero protagonista del mese è il noleggio auto, che registra un balzo record con un indice che sale a 152 (+8 punti). La domanda di mobilità individuale cresce grazie a esigenze di flessibilità, sicurezza e praticità. Questo trend conferma il settore tra i più dinamici nel business travel.
I comparti in lieve calo
- Voli: nonostante un andamento stabile con un Travel Value a 90 e un indice transazioni a 84, i dati settoriali rivelano una dinamica contrastante. Le tratte domestiche (101) e quelle europee (105) crescono, mentre i voli intercontinentali scendono a 99 dai 105 di settembre, segno di una minore propensione a viaggi più impegnativi e dispendiosi.
- Rail: il trasporto ferroviario subisce una contrazione significativa. L’indice cala di 5 punti, passando da 122 biglietti emessi a settembre a 103 in ottobre. Questa flessione riflette un possibile cambio di preferenze verso altre modalità di spostamento, come il noleggio auto.
- Spesa media: l’indice di spesa media per viaggio si riduce ulteriormente, scendendo a 120 (-1 punto), segno di una maggiore attenzione da parte delle aziende a contenere i costi.
I dati di ottobre rivelano un mercato in cerca di un equilibrio. Se da un lato alcuni comparti, come il noleggio auto e gli hotel, mostrano segnali di vivacità, dall’altro le difficoltà del trasporto ferroviario e dei voli intercontinentali indicano che la ripresa non è ancora pienamente consolidata.
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