POS per non vedenti

Pagamenti digitali: partito un progetto per l’accessibilità ai disabili visivi

In questo articolo

Il nuovo device permetterà a non vedenti e ipovedenti di effettuare transazioni in modo autonomo e sicuro

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) e BANCOMAT, ha avviato un progetto sperimentale per facilitare l’accessibilità dei POS con schermo a sfioramento per le persone con disabilità visiva.

Si tratta di un passo significativo verso l’inclusione nel settore dei pagamenti, che una volta ‘messa a terra’, permetterà a non vedenti e ipovedenti di effettuare transazioni in modo autonomo e sicuro.

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Requisiti tecnici per i POS accessibili

Secondo la circolare diffusa dall’ABI agli istituti bancari associati, sono stati identificati alcuni requisiti specifici per i POS che consentono alle persone con disabilità visiva di operare in autonomia.

Tra i requisiti tecnici richiesti:

  1. Attivazione di una funzione dedicata per abilitare il pagamento accessibile, che consente all’utente di accedere rapidamente alla modalità assistita.
  2. Guida vocale per supportare l’utente nelle diverse fasi della transazione, come la scelta del circuito di pagamento, la conferma dell’importo e l’inserimento del PIN, che garantisce una chiara comprensione delle istruzioni.
  3. Inserimento del PIN con supporti sonori, che offre feedback acustico durante la digitazione per aiutare l’utente a inserire correttamente il codice in sicurezza.
  4. Posizionamento ottimale della tastiera, che facilita l’accesso e la localizzazione dei tasti necessari per completare l’operazione.
  5. Contrasto elevato dello schermo, per migliorare la visibilità delle informazioni e facilitare la lettura delle indicazioni per chi ha una ridotta capacità visiva.

Questi requisiti vogliono standardizzare le soluzioni di pagamento per POS touch screen, perché possano essere omologati nei circuiti gestiti da BANCOMAT.

Un passo verso l’inclusione nei pagamenti

L’accessibilità dei POS è una questione rilevante che interessa i tanti italiani con disabilità visiva. Secondo le statistiche dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), in Italia circa 360.000 persone hanno una grave limitazione della vista. Questo progetto non punta solo a ridurre le barriere nel mondo dei pagamenti, ma si inserisce anche in una più ampia strategia di inclusione digitale promossa da ABI e BANCOMAT, che lavorano per rendere il settore bancario accessibile

Il presidente dell’UICI, Mario Barbuto, ha dichiarato che questa iniziativa è “un importante passo avanti per rendere i servizi bancari accessibili a tutti, senza discriminazioni”.

L’obbligo di conformità

La circolare ABI impone che tutti i fornitori di POS che desiderino omologare le proprie soluzioni touch screen nei circuiti BANCOMAT debbano rispettare rigorosamente i requisiti di accessibilità.

Con questo progetto, l’Italia si allinea alle best practices internazionali in tema di accessibilità, rappresentando un modello di riferimento per altri Paesi europei. L’impegno di ABI e delle parti coinvolte è un esempio di come le tecnologie possano essere trasformate in strumenti per abbattere le barriere e promuovere l’inclusione.

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