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È tutto vero: presto voleremo da Roma a New York in 55 minuti

In questo articolo

Una startup texana sta sviluppando un motore ipersonico capace di ridurre drasticamente i tempi di volo intercontinentale. I test inizieranno nel 2025 e potrebbero aprire le porte a una nuova era di viaggi aerei ultra-rapidi

Viaggiare da Roma a New York in soli 55 minuti non è più fantascienza. La Venus Aerospace, una startup texana all’avanguardia, ha sviluppato un motore ipersonico chiamato VDR2 (Venus Detonation Ramjet 2000 lb Thrust Engine). L’obiettivo è ambizioso: portare i tempi di volo intercontinentale a livelli impensabili, rendendo il mondo più piccolo e connesso. Se i test previsti per il 2025 avranno successo, saremo di fronte a una rivoluzione che trasformerà per sempre il modo di viaggiare.

Come funziona il motore VDR2

Il motore VDR2 sfrutta una tecnologia rivoluzionaria, basata su un sistema di detonazione rotante. Diversamente dai motori a reazione convenzionali, che funzionano con una combustione lenta e continua del carburante, il VDR2 crea onde di detonazione che si propagano ciclicamente. Questo processo genera una spinta estremamente potente, permettendo al velivolo di raggiungere Mach 6 (circa 7.400 km/h), ossia sei volte la velocità del suono.

Questa velocità non solo consente di accorciare drasticamente i tempi di viaggio, ma permette di volare a un’altitudine di 30 chilometri, ben oltre i 10 chilometri dei voli commerciali attuali. A questa altezza, i passeggeri avrebbero l’opportunità di osservare la curvatura terrestre e vivere un’esperienza simile a quella degli astronauti.

Test di volo previsti per il 2025

Il 2025 sarà un anno chiave per Venus Aerospace, con il primo volo di prova programmato per dimostrare la fattibilità della tecnologia. Secondo Andrew Duggleby, co-fondatore dell’azienda, il VDR2 rappresenta una svolta tecnologica importante, un’opportunità per rendere i viaggi ipersonici una realtà commerciale e accessibile.

L’azienda punta a superare le numerose sfide tecnologiche attraverso un approccio innovativo e collaborazioni strategiche. Eric Briggs, Chief Operating Officer di Velontra, uno dei partner del progetto, ha spiegato che l’obiettivo è portare il VDR2 a operare a piena capacità e dimostrare che questo motore può andare oltre la teoria e funzionare come una soluzione concreta per l’aviazione.

Gli ostacoli da superare

Per quanto affascinante possa sembrare, il progetto del VDR2 comporta numerose sfide che devono essere affrontate per garantire che il motore possa essere utilizzato su larga scala:

  1. Gestione del calore e resistenza strutturale: viaggiare a Mach 6 significa affrontare temperature estremamente elevate, superiori ai 1.500 gradi Celsius. I materiali e le tecnologie utilizzate per la costruzione del motore e del velivolo devono essere in grado di sopportare queste condizioni senza compromettere la sicurezza. Venus Aerospace sta lavorando su soluzioni avanzate di raffreddamento e isolamento termico per affrontare questo problema.
  2. Efficienza energetica: la propulsione ipersonica richiede un’enorme quantità di energia. Ottimizzare il consumo di carburante e ridurre l’impatto ambientale è una delle principali sfide per rendere i voli ipersonici sostenibili. L’azienda sta esplorando diverse soluzioni per bilanciare potenza ed efficienza, cercando di ridurre le emissioni e limitare l’impatto ecologico.
  3. Costi di produzione e operatività: creare e mantenere un motore ipersonico non è solo una questione tecnologica, ma anche economica. Il Concorde, ad esempio, che volava a Mach 2, è stato ritirato perché i costi operativi erano troppo elevati. Il VDR2 dovrà dimostrare di poter essere prodotto e mantenuto a prezzi competitivi, garantendo così che i voli ipersonici possano diventare accessibili non solo a pochi privilegiati.

Non solo trasporto passeggeri

Se il VDR2 dovesse rivelarsi troppo costoso o complicato per il trasporto passeggeri, potrebbe comunque trovare un impiego in ambito militare o per trasporti di emergenza. La velocità ipersonica, infatti, rappresenta un grande vantaggio strategico per applicazioni come il trasporto rapido di merci sensibili o per velivoli senza pilota. Questo interesse per il settore militare potrebbe aprire nuove strade per la tecnologia, garantendone un’applicazione concreta e immediata anche se il settore civile dovesse richiedere più tempo per adeguarsi.

Ebbene sì, l’obiettivo di Venus Aerospace è ambizioso, e se il VDR2 si dimostrerà all’altezza delle aspettative, potremmo assistere all’inizio di un nuovo modo di vivere il trasporto aereo. Tuttavia, prima di poter rendere i viaggi ipersonici accessibili a tutti, ci saranno numerosi ostacoli da superare, soprattutto in termini di sicurezza, efficienza e sostenibilità.

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