Il futuro di Italo: intermodalità, sostenibilità e formazione

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Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato di Italo e Presidente di Itabus, ha spiegato in un’intervista a Rewriters i piani della società.  In particolare, ha insistito sull’intermodalità, un concetto chiave per il futuro dei trasporti in Europa.

Italo ha già integrato treno e bus con un unico biglietto, per poter offrire un’esperienza di viaggio più fluida ai propri utenti. Dal 16 ottobre, questo servizio combinato si espanderà anche a livello internazionale.

L’ingresso di MSC, colosso della navigazione, nel capitale di Italo ha ulteriormente arricchito questa offerta:

Con MSC nell’azionariato, abbiamo potenziato le sinergie con SNAV, GNV e MSC Crociere, oltre a quelle già esistenti con Itabus. L’obiettivo è offrire un servizio capillare e intuitivo che colleghi grandi città, province, porti e aeroporti con un solo click“, ha precisato La Rocca.

Questa strategia punta a soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più esigente. In autunno, il numero di connessioni Italo-Itabus aumenterà, i servizi giornalieri che copriranno l’intera penisola saranno infatti portati a 30. Le connessioni includeranno anche servizi notturni, per facilitare l’accesso a centri produttivi e località turistiche 24 ore al giorno.

Sostenibilità: un impegno a 360°

La sostenibilità resta al centro delle operazioni di Italo. “Essere sostenibili è diventata l’unica strada percorribile per il benessere dell’azienda e per garantire uno sviluppo equo delle comunità“, ha sottolineato La Rocca. Questo impegno, inteso a 360 gradi, fa parte del DNA di Italo e si riflette in ogni aspetto delle sue operazioni, dalla riduzione dell’impatto ambientale alla responsabilità sociale.

Formazione e retention dei talenti: un nuovo modello di crescita

Rispetto al mondo del lavoro, l’AD di Italo ha messo in evidenza come sia in continua evoluzione: “Non si tratta solo di attrarre persone in azienda, ma di trattenerle. Farle appassionare al progetto e renderle parte integrante del processo aziendale“. Il 70% dei dipendenti Italo lavora in azienda da almeno cinque anni, con un’età media di 36 anni, e il 40% di essi ha già raggiunto il traguardo dei 10 anni di servizio.

Un pilastro fondamentale di questa strategia è la formazione, che non è più un processo calato dall’alto. Italo investe su percorsi di apprendimento che includono non solo competenze tecniche, ma anche sicurezza personale, impatto ambientale, responsabilità sociale e aggiornamento tecnologico. “Valorizziamo persino la cultura dell’errore, perché è da lì che si impara e si migliorano i processi aziendali“, ha chiarito l’AD.

Il futuro dei trasporti, secondo La Rocca, passa per un’integrazione sempre maggiore tra diverse modalità di trasporto, una formazione continua dei talenti e un impegno concreto verso la sostenibilità.

Tre elementi chiave in cui l’azienda dei trasporti crede e su cui investe molto.

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