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Iran revoca le restrizioni ai voli, mentre Beirut li cancella per 24 ore

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Le limitazioni, annunciate dall'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana, avrebbero dovuto interrompere i voli dalle 21:00 alle 6:00, ma sono state cancellate dopo una valutazione positiva della situazione

L’Iran ha revocato in anticipo le restrizioni ai voli imposti il ​​giorno precedente, come riporta Reuters, dopo che le autorità hanno confermato la sicurezza delle operazioni di volo. Le limitazioni, annunciate dall’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, avrebbero dovuto interrompere i voli dalle 21:00 alle 6:00 (ora locale) – corrispondenti alle 19:30 e 4:30 in Italia – ma sono state cancellate dopo una valutazione positiva della situazione.

I media statali iraniani hanno dichiarato: “Dopo aver garantito condizioni di volo favorevoli e sicure, tutte le restrizioni annunciate sono state rimosse e le compagnie aeree possono riprendere le operazioni”. Questa revoca ha permesso di limitare l’impatto sugli aeroporti iraniani.

Beirut sospende il traffico aereo per 24 Ore

Diversa la situazione in Libano, dove tutti i voli da e per l’Aeroporto Internazionale di Beirut Rafiq Hariri sono stati cancellati per un periodo di 24 ore. Le autorità dell’aviazione civile libanese hanno preso questa decisione in seguito alla chiusura dello spazio aereo iraniano, evento che ha innescato disagi a catena nella regione. Secondo le fonti locali, l’ultimo volo charter per i cittadini britannici che desideravano lasciare il Libano è partito prima della chiusura.

La cancellazione dei voli da Beirut potrebbe essere vista come una misura precauzionale, che riflette le crescenti tensioni nella regione, mentre il governo libanese monitora da vicino la situazione e collabora con le autorità iraniane.

Medio Oriente: i conflitti non finiscono

La revoca delle restrizioni iraniane avviene in un contesto più ampio di instabilità geopolitica, segnata dai recenti raid aerei israeliani a Beirut e dalle operazioni militari in corso. Due alti funzionari iraniani hanno riferito a Reuters di aver perso contatti con Esmail Qaani, capo della Forza Quds, l’unità d’élite dei Pasdaran iraniani, dopo un attacco israeliano che ha colpito l’area di Dahiyeh, a sud di Beirut. L’attacco avrebbe preso di mira anche Hashem Safieddine, leader di Hezbollah, ma non ci sarebbero stati incontri diretti tra Qaani e Safiedd.

In parallelo, i media libanesi riportano di nuovi attacchi aerei alla periferia di Beirut, in particolare nella zona di Hezbollah. L’esercito israeliano ha invitato i civili a lasciare l’area in prossimità di quattro siti legati al gruppo militante per intensificare le operazioni contro Hezbollah, già duramente colpite secondo quanto affermato dal capo dello stato maggiore israeliano Herzl Halevi. Halevi, in una lettera ai soldati, ha definito il conflitto come ‘lungo e complesso‘, sottolineando l’importanza della perseveranza e dell’impegno nella difesa della sicurezza israeliana.

Implicazioni per il settore del turismo

Secondo l’International Air Transport Association (IATA), il settore dell’aviazione è estremamente sensibile alle crisi geopolitiche, con impatti immediati sulla fiducia dei viaggiatori e sui flussi turistici verso i paesi colpiti da instabilità di governo o crisi miliatari.

In questo contesto, la chiusura dello spazio aereo iraniano e le cancellazioni di voli in Libano rappresentano un ulteriore ostacolo per l’industria del turismo in due paesi già segnati da tensioni politiche ed economiche. L’Iran, ad esempio, ha cercato negli ultimi anni di promuovere il proprio patrimonio culturale e naturale per attrarre turisti internazionali ha delle ripercussioni importanti. Ancora più gravi quelle del Libano, con la capitale Beirut chiamata ‘Perla del Mediterraneo’, che ha subito un calo significativo rispetto al 2023. Nei primi tre mesi del 2024, il turismo in Libano è diminuito del 13,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto al traffico aereo: il numero di passeggeri all’aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut è calato a 1,8 milioni nel primo trimestre del 2024, rispetto ai 1,9 milioni dello stesso periodo del 2023.

Prima dell’aumento delle tensioni, il 2023 aveva segnato una ripresa del turismo in Libano, con un incremento del 25,9% di arrivi rispetto al 2022.

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