Il Medio Oriente non conosce pace.
Le compagnie che volano dall’aeroporto internazionale Rafik Hariri di Beirut hanno ricevuto una direttiva che impone un divieto assoluto al trasporto di cercapersone e walkie-talkie. La Direzione generale dell’aviazione civile del Libano ha quindi emesso un provvedimento che, su pressione delle compagnie aeree, vieta categoricamente il trasporto di questi dispositivi sia nel bagaglio a mano che in stiva.
Voli: un nuovo allarme di sicurezza
Nonostante i sistemi di sicurezza aeroportuali siano avanzati, il rischio che tali esplosivi possano passare inosservati ha portato a una reazione decisa da parte delle autorità libanesi. Secondo diverse fonti, esiste la possibilità che micro-cariche esplosive possano essere inserite in questi dispositivi e possano essere attivate a distanza.
La direttiva ufficiale, firmata da Fadi El Hassan, direttore generale dell’aviazione civile libanese chiede alle compagnie di informare i viaggiatori di queste nuove restrizioni per evitare disguidi durante i controlli di sicurezza. Se individuati ai controlli, tali dispositivi verranno immediatamente confiscati.
La misura si applicherà solo ai voli in partenza dal Libano e non a quelli diretti nel Paese.
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La reazione delle compagnie aeree alle nuove misure
Qatar Airways è stata tra le prime compagnie a informare i propri passeggeri della nuova normativa. La compagnia ha da tempo mantenuto stretti legami con il Libano, anche grazie al ruolo di Doha nei tentativi di mediazione per mantenere la stabilità nell’area.
Altre hanno più ‘drasticamente’ deciso di sospendere i voli verso Beirut. Lufthansa, ad esempio, ha esteso la cancellazione dei voli verso Tel Aviv, Teheran e Beirut almeno fino al 24 settembre per i primi due scali e fino al 26 ottobre per il capoluogo libanese. Allo stesso modo, Air France ha sospeso i voli verso Beirut fino al 22 settembre, citando “la situazione di sicurezza nelle città di destinazione”.
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