Banca Dati Strutture Ricettive

Affitti brevi: parte la Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR)

In questo articolo

Pubblicato l’avviso sulla Gazzetta Ufficiale: obbligo di registrazione delle strutture ricettive entro il 2 Novembre 2024

Entra in funzione la Banca Dati delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o turistica (BDSR), istituita dal Ministero del Turismo in base all’art. 13-ter, comma 15, del decreto-legge n. 145/2023.

Dopo un periodo sperimentale, la fase di applicazione ha inizio con una finestra di 60 giorni senza sanzioni, entro i quali tutte le strutture extralberghiere italiane dovranno registrarsi per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), pena multe fino a 10.000 euro.

Leggi Anche: Affitti brevi: dal 1° settembre obbligatorio il Codice Identificativo Nazionale

Le iscrizioni alla BDRS non decollano

La corsa contro il tempo è già iniziata: al 3 settembre 2024, solo il 14,68% delle 474.000 strutture extralberghiere italiane ha completato la registrazione al BDSR. Questo dato evidenzia la necessità urgente di informare e coinvolgere maggiormente gli operatori del settore per evitare sanzioni e garantire la conformità.

Il Codice Identificativo Nazionale: obbligatorio dal 1° settembre

Il cuore della riforma è il Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazioni brevi o turistiche.

Il CIN rappresenta un passo fondamentale per garantire maggiore trasparenza e combattere l’evasione fiscale.

Le strutture sprovviste di CIN non saranno più elencate sui portali di prenotazione online, come confermato dalle agenzie di viaggio online (OTA) come Airbnb e Booking, che hanno già iniziato ad adeguarsi alle nuove disposizioni.

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato :

 “Si tratta di un passo importante per garantire legalità, piena trasparenza agli utenti, favorire l’emersione del sommerso e dell’evasione fiscale, e migliorare la qualità dei servizi offerti ai turisti”.

Si tratta quindi, secondo la Santanchè, di una svolta epocale per il settore, che permetterà allo Stato di monitorare con precisione le attività produttive nell’ambito dell’ospitalità.

Come registrarsi alla Banca Dati delle Strutture Ricettive

Per ottenere il CIN, le strutture devono registrarsi tramite il portale telematico BDSR, accessibile con identità digitale. La procedura prevede l’inserimento dei dati catastali e la conferma dell’eventuale codice regionale esistente per ottenere il nuovo codice nazionale. Sono attivi diversi canali di assistenza per il supporto durante la registrazione:

La reazione di AIGAB rispetto alla nuova normativa

L’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB) ha accolto favorevolmente la creazione della BDSR, sottolineando però la necessità di un controllo rigoroso da parte dei Comuni. AIGAB sostiene che l’efficacia delle nuove misure dipenderà dall’attuazione di controlli serrati sugli immobili pubblicizzati online senza CIN, tramite uno screening accurato dei codici presenti sui portali e il confronto con quelli registrati nella BDSR.

La stessa associazione esprime però delle perplessità riguardo l’aumento della burocrazia e dei costi, in particolare per quanto concerne i nuovi requisiti di sicurezza, come la manutenzione degli estintori e l’installazione di rilevatori di fumo e monossido di carbonio. Questi requisiti, sebbene migliorino gli standard di sicurezza, rischiano di rendere più onerosa la gestione delle strutture, specialmente per le famiglie italiane.

AIGAB ha sollevato anche la questione delle normative comunali, invitando il Governo a proteggere i diritti dei proprietari e dei gestori da regolamenti arbitrari che potrebbero limitare la concorrenza e il diritto alla proprietà privata. L’Associazione suggerisce l’adozione di politiche pubbliche che supportino il mercato immobiliare, come la costruzione di alloggi per studenti e lavoratori fuori sede con fondi del PNRR e l’aggiornamento dei contratti di locazione ormai obsoleti.

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