Il prossimo 26 marzo l’Amsterdam-Schipol, il principale aeroporto dei Paesi Bassi, metterà una parola fine al “tetto massimo” del numero di passeggeri giornalieri, misura imposta dagli aeroporti europei nella primavera dell’anno scorso. Una soluzione giunta a seguito dell’entrata in vigore l’orario estivo Iata 2022.
Il recupero post covid
Esattamente un anno fa diversi hub di rilevanza mondiale hanno deciso di imporre restrizioni per poter gestire più facilmente il flusso di passeggeri, visibilmente aumentato dopo quasi due anni di pandemia. Lo scalo di Amsterdam, reduce da un’estate difficilissima, oltre ai voli si è visto ridurre di oltre 13mila unità il numero di passeggeri giornalieri.
Un taglio davvero pesante che, aggiunto a una cronica carenza di personale, hanno messo in seria difficoltà l’organizzazione del quarto aeroporto più grande d’Europa capace, lo scorso anno, di accogliere più di 52 milioni di viaggiatori, ancora però circa il 27% in meno rispetto al pre-covid, nel 2019.
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I disagi causati da questa situazione hanno portato al licenziamento di Dick Benschop, ceo di Schiphol, lo scorso settembre. Benschop, durante tutta la prima metà del 2022 è stato sommerso da un enorme numero di critiche proprio per la gestione dell’aeroporto di Amsterdam.
L’hub olandese, dopo le dimissioni del suo amministratore delegato, ha continuato la stagione invernale riducendo la propria capacità del 18%.
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