Nella mattinata di lunedì 26 agosto, un violento temporale ha colpito le province di Varese e Milano, causando notevoli disagi all’aeroporto di Malpensa. I primi segnali di difficoltà sono stati avvertiti intorno a mezzogiorno, quando le condizioni meteorologiche avverse hanno reso impossibili gli atterraggi e i decolli. L’aeroporto è rimasto inattivo per circa 40 minuti, fino a quando le condizioni non sono migliorate, permettendo la ripresa delle operazioni intorno alle 12:30.
Voli dirottati e holding nei cieli
Durante il periodo di sospensione, numerosi voli in arrivo a Malpensa sono stati dirottati verso gli aeroporti di Linate, Bologna e Torino. Questa misura è stata necessaria per garantire la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi, visto che le intense piogge e i forti venti rendevano pericoloso l’atterraggio a Malpensa. Alcuni aeromobili, invece, sono stati costretti a rimanere in volo in modalità “holding“, sorvolando i cieli di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna in attesa di poter atterrare in sicurezza.
La ripresa delle operazioni è avvenuta gradualmente, con gli atterraggi che sono tornati alla normalità nel primo pomeriggio. Attualmente, le attività aeroportuali sono riprese completamente, con aerei che decollano e atterrano senza problemi. Tuttavia, il maltempo ha lasciato il segno su Malpensa, non solo in termini di voli dirottati ma anche per i danni strutturali.
Infiltrazioni d’acqua e disagi al Terminal 1
Il violento nubifragio ha causato infiltrazioni d’acqua all’interno del Terminal 1 di Malpensa, uno dei principali punti di snodo per i passeggeri. L’acqua è penetrata attraverso i soffitti, interessando tutti i piani del terminal e creando delle vere e proprie pozze, documentate con sorpresa dai passeggeri presenti. Le infiltrazioni hanno messo in evidenza la vulnerabilità dell’infrastruttura in caso di precipitazioni intense, creato disagi ai viaggiatori e costretto il personale della SEA, la società che gestisce l’aeroporto, a intervenire tempestivamente per contenere i danni.
La situazione è stata ulteriormente complicata dalla chiusura della strada statale 336 in direzione Malpensa, a causa di allagamenti che hanno reso impraticabile il transito. Questo ha causato ulteriori disagi per i viaggiatori in arrivo e in partenza dall’aeroporto, già messi a dura prova dalle condizioni meteorologiche avverse.
Allerta meteo e previsioni per la giornata
La giornata di lunedì 26 agosto era già stata segnalata come critica dal punto di vista meteorologico. La Protezione Civile della Regione Lombardia aveva diramato un’allerta meteo per temporali forti, avvisando della possibilità di “precipitazioni sparse a carattere di rovescio e temporale previste per tutta la giornata“. Nel bollettino si faceva riferimento a fenomeni che avrebbero interessato maggiormente la fascia prealpina e i settori di pianura, con un’attenzione particolare per le zone già colpite dalle precipitazioni intense.
Il temporale che ha colpito la Lombardia nelle prime ore della mattina ha confermato le previsioni, causando danni e allagamenti in diverse aree, con il Varesotto particolarmente colpito. I disagi non si sono limitati all’aeroporto di Malpensa, ma hanno interessato anche altre infrastrutture e vie di comunicazione della regione.
Una “bomba d’acqua” in un periodo cruciale per i viaggi
L’episodio di maltempo che ha colpito l’aeroporto di Malpensa è un chiaro esempio di come eventi meteorologici estremi possano mettere a dura prova anche le infrastrutture più moderne e trafficate. La capacità di reazione del personale e la prontezza nell’adottare misure di emergenza, come il dirottamento dei voli, sono state determinanti per evitare conseguenze più gravi.
Tuttavia, l’episodio solleva anche questioni sulla necessità di potenziare le infrastrutture aeroportuali per far fronte a condizioni meteorologiche sempre più imprevedibili e intense, un fenomeno in crescita negli ultimi anni. Malpensa ha superato la prova, ma l’evento rappresenta un campanello d’allarme per il futuro.
Leggi Anche: Le dieci rotte più turbolente al Mondo… e in Europa
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok