La locomotiva d’Europa, ovvero la Germania, in diversi settori stenta; a causa delle tensioni politiche internazionali – con lo scontro commerciale sulla Cina e con la guerra in Ucraina su tutti – ma, anche, per alcune esitazioni politiche nelle scelte economiche. Tra cui anche un piano per la Urban Mobility, settore dove proprio in Germani sono nate diverse start-up. Tra cui anche Lilium che, però, visto questa incertezza il presidente del consiglio di sorveglianza Tom Enders – già ad di Airbus sino al 2019 – e i suoi consulenti stanno esplorando opzioni al di fuori della Germania. Ad esempio la Francia – guarda caso sede principale del colosso aeronautico europeo, con la sede Airbus di Tolosa, come scrivemmo qui.
Lilium, addio alla Germania? No comment da parte dell’azienda
Su Handelsblatt, a luglio si legge che la direzione della start-up di Francoforte capitanata dal direttore generale Klaus Roewe ha incaricato dei consulenti di cercare investitori per una possibile vendita. E nello stesso tempo, Enders, nel suo ruolo di presidente del consiglio di sorveglianza di Lilium, avrebbe pianificato viaggi prima in Cina e poi negli Usa all’inizio di settembre . Anche in questo caso l’obiettivo è stabilire contatti con possibili investitori. Dalla azienda tedesca un no comment su queste speculazioni.
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