Non è un’esagerazione dire che il 2023 per il servizio ferroviario di Trenord in Lombardia è stato -per citare la Regina Elisabetta- un annus horribilis.
I dati parlano chiaro: c’è stato un peggioramento significativo in termini di puntualità, numero di passeggeri e chilometri percorsi. La recente «Relazione sul sistema dei trasporti in Lombardia e sul servizio ferroviario regionale», deliberata dalla giunta di Attilio Fontana ci dice che la situazione è allarmante, con una media di 94 treni soppressi ogni giorno, un calo dei passeggeri e un aumento delle penalità per inadempienze.
Trenord: gli obiettivi mancati
Il rapporto sottolinea che nel 2023 la puntualità dei treni di Trenord è scesa all’82,3% considerando l’intera giornata e al 74% nelle ore di punta dal lunedì al venerdì, utilizzando il parametro dei cinque minuti di tolleranza. Questi risultati sono ben al di sotto degli obiettivi prefissati, che erano del 95% e del 90%, rispettivamente.
Un calo nella puntualità particolarmente evidente nell’ultimo trimestre dell’anno, che segna una preoccupante tendenza negativa rispetto al passato. Per fare un confronto, nel 2019, l’ultimo anno prima della pandemia, la puntualità era all’80,2%, mentre nel 2017, sotto la gestione di Cinzia Farisé, era all’84,2%.
Le penalità per inadempienze
Nel 2022, la società ha ricevuto multe per 15,09 milioni di euro, cifra che è scesa leggermente a 12,79 milioni nel 2023. Questi importi sono comunque superiori rispetto agli 8,3 milioni del 2017 e ai 4,10 milioni del 2021. Le penalità sono un segnale delle difficoltà di Trenord nel mantenere gli standard di servizio previsti, contribuendo a un’immagine negativa dell’azienda.
Crollo dei passeggeri e chilometri percorsi
Il numero dei passeggeri ha subito un notevole calo, passando da una media di 755 mila al giorno nel 2017 a 713 mila nel 2023. Un declino che riflette la crescente disaffezione da parte degli utenti, probabilmente dovuta ai continui disservizi. Anche i chilometri percorsi dai treni sono diminuiti: dai 43,5 milioni nel 2017 ai 40,7 milioni nel 2023.
Aumentano le soppressioni
Un altro dato preoccupante riguarda le soppressioni di treni. Nel 2023, si è registrata una media di 94 treni soppressi al giorno, un aumento significativo rispetto ai 70 del 2019 e ai 54 del 2017. Secondo la Regione, un numero “fisiologico” di soppressioni dovrebbe attestarsi intorno a 20 al giorno, mentre un valore accettabile potrebbe arrivare a 40. Tuttavia, i numeri tra 60 e 80, registrati negli ultimi mesi del 2023, sono considerati problematici, soprattutto in presenza di treni nuovi.
Infatti, insieme alle criticità, c’è una nota positiva: l’incremento del numero di nuovi treni. Il piano di rinnovo del parco rotabile ha visto un aumento da 161 a 176 nuovi convogli, per un investimento totale di 1.608 milioni di euro. La relazione evidenzia che l’età media dei mezzi ha iniziato a diminuire, in modo significativo proprio nel biennio 2022-2023.
Questo rinnovamento dovrebbe, nel lungo periodo, migliorare la qualità del servizio offerto, almeno questa è la speranza…
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