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Libano: le compagnie aeree sospendono i collegamenti

In questo articolo

Cancellati i voli per Beirut: i vettori sospendono i collegamenti a causa delle tensioni geopolitiche

La capitale libanese è entrata in un isolamento parziale dopo che diverse compagnie aeree hanno deciso di sospendere i voli per il Rafic Hariri International Airport.

Una decisione presa in seguito alla strage di bambini avvenuta sulle alture del Golan, dove un attacco missilistico ha colpito il villaggio di Majdal Shams, uccidendo dodici ragazzini. Le autorità israeliane hanno attribuito l’attacco a Hezbollah, da qui una serie di risposte precauzionali da parte delle compagnie aeree internazionali, preoccupate per la sicurezza dei loro voli.

Beirut: le compagnie aeree cosa hanno deciso di fare

Il 29 luglio sono stati cancellati circa sessanta voli tra partenze e arrivi a Beirut, con relativi disagi per i passeggeri.

Tra le compagnie che hanno sospeso i loro voli Lufthansa, Swiss ed Eurowings, che hanno deciso di interrompere i collegamenti fino al 5 agosto.

Anche Air France e la sua filiale low-cost Transavia hanno seguito la stessa linea, sospendendo i voli da Parigi verso Beirut e viceversa. Royal Jordanian ha bloccato i collegamenti per due giorni, mentre altre compagnie come Aegean Airlines, SunExpress, Ethiopian Airlines ed Egyptair hanno seguito l’esempio.

Middle Eastern Airlines, il vettore di bandiera libanese, ha mostrato una programmazione instabile, con alcuni voli cancellati o ritardati e altri che operano regolarmente. Questo è dovuto anche alla necessità di negoziare nuove polizze assicurative per i propri aerei, poiché molte compagnie di assicurazione internazionali hanno rifiutato di coprire eventuali danni registrati nell’area a rischio.

L’ambasciata degli Stati Uniti ha diramato un avviso ai cittadini che i voli programmati da/per Beirut potrebbero cambiare o essere cancellati con breve preavviso. Stanno anche raccomandando a chiunque si trovi lì di elaborare un “piano di crisi” per andarsene se la situazione attuale dovesse peggiorare.

Fonte: sito online safeairspace.net

La sicurezza in primo piano: il ruolo delle assicurazioni

La decisione delle compagnie aeree di sospendere i voli non è stata presa alla leggera. Il rischio che i voli civili possano essere coinvolti in incidenti, come già accaduto in passato, ha reso la situazione particolarmente delicata. L’abbattimento del Boeing 737 di Ukraine International Airlines nel gennaio 2020, ad esempio, ha messo chiaramente in luce la pericolosità dei missili lanciati per errore.

Le compagnie assicurative, riscontrato l’aumento dei rischi, hanno informato le aviolinee che non copriranno eventuali danni in caso di incidenti nell’area.

OpsGroup, un’organizzazione specializzata nella sicurezza del volo, ha emesso un bollettino in cui avverte le compagnie aeree di evitare i sorvoli nella regione di confine tra Israele e Libano. “Gli sporadici lanci di razzi e le attività di difesa aerea potrebbero mettere a rischio i voli civili“, si legge nel comunicato.

Impatti sulle compagnie aeree e sui passeggeri

L’impatto di queste sospensioni è significativo, considerando che, secondo i dati forniti dalla piattaforma Cirium, erano stati messi in vendita 961.000 posti sui voli da e per Beirut per il periodo estivo, un quarto dei quali con destinazione l’Unione Europea. Le cancellazioni e i ritardi hanno creato confusione e disagi tra i passeggeri, molti dei quali si sono trovati bloccati o costretti a cercare rotte alternative per i loro viaggi.

Un portavoce di Air France ha dichiarato: “Stiamo monitorando in tempo reale la situazione in Libano e ci impegniamo a garantire la sicurezza dei nostri passeggeri e del nostro equipaggio“. La compagnia ha mantenuto aperto un canale di comunicazione con i passeggeri per aggiornamenti costanti sulla ripresa dei voli.

Per il futuro?

La tensione geopolitica nella regione continua a essere alta, con un potenziale rischio di escalation. Notizia di poche ore fa il colpo mirato su Beirut, con tre missili e un drone, che hanno avuto come obiettivo il numero due di Hezbollah Fuad Shukr, noto anche come Hajj Mohsin, consigliere di alto livello del leader Hassan Nasrallah e ritenuto il responsabile dell’attacco a Majdal Shams.

Per il momento, le speranze di ripresa dei voli diretti verso Beirut dipendono da un miglioramento delle condizioni di sicurezza e da una stabilizzazione della situazione politica nella regione. Nel frattempo, i passeggeri sono invitati a tenersi informati attraverso i canali ufficiali delle compagnie aeree e a considerare itinerari alternativi.

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