Accelera la corsa delle certificazioni delle varie aziende che hanno progettato degli eVtol e, secondo il recente studio del Lufthansa Innovation Hub di cui abbiamo parlato qui, sono i costruttori cinesi quelli più avanti nelle sei fasi di sviluppo che la ricerca ha preso in considerazione, ovvero il Test dei componenti, Prototipi in scala, Prototipi nelle dimensioni reali, Preproduzione dei velivoli, Conformità di velivoli e, finalmente, la Certificazione per il volo. Che al momento ha raggiunto solo la cinese EHang, come scrivemmo qui.
eVtol: è corsa alle certificazioni. Dopo EHang ecco Autoflight
Al momento dominano le due start-up cinesi. Con EHang che ha già ricevuto la certificazione di volo ed effettuato il suo primo commerciale, mentre il Prosperity di Autoflight ha volato tra Shenzen e Zunhai pilotato da remoto senza alcun problema come scritto qui.
Dopo le cinesi sul podio anche la tedesca Volocopter, che però sarebbe dovuta “decollare” già per le prossime Olimpiadi di Parigi, e la statunitense Joby Aviation, che è anche quella che sul mercato ha raccolto i maggiori investimenti.
Seguono “a una lunghezza” il Midnight di Archer, l’Alia di Beta Technologies e il VX-4 di Vertical Aerospace.
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