Le rinunce ad alcuni voli e agli slot su Linate non sarebbero sufficienti per far chiudere l’operazione secondo i “burocrati” di Bruxelles. Un fatto che “sarebbe gravissimo. Boicottare l’unione tra Ita e Lufthansa sarebbe un danno enorme. Soprattutto per i lavoratori” ha tuonato il ministro dei trasporti, nonché vicepremier, Matteo Salvini. Che ha rincarato la dose: “se la Commissione europea facesse perdere altro tempo sarebbe gravissimo. Se qualcuno in queste ore sta lavorando per far saltare l’operazione è un atto ostile verso Italia e italiani. Sarebbe l’ennesima dimostrazione che a Bruxelles ci sono cittadini di serie A e serie B”.
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Dossier Ita-Lufthansa: la situazione
Da Bruxelles è trapelato che la Commissione non ritiene ancora sufficienti gli impegni presentati dalle due compagnie per ottenere un via libera per il 4 luglio prossimo, data alla quale essere stata spostata – per l’ennesima volta – la decisione su questo matrimonio dei cieli. Ita Airways e Lufthansa si sono già impegnate a ridurre alcuni slot su Milano Linate e tagliare alcuni voli intercontinentali, ma per la Commissaria Ue Margarethe Vestager non è abbastanza: “Hanno dubbi su diversi aspetti, ma noi siamo disponibili a ogni chiarimento. Questa è una operazione a favore del mercato, non compromette la concorrenza. Sono fiducioso”, il commento del presidente del vettore italiano Antonino Turicchi.
Dossier Ita-Lufthansa e le pressioni di Air France
Tra le ragioni di questa poco spiegabile lunghezza nelle decisioni negli ambienti comunitaria si vocifera ci sia una forte pressione francese, in quanto Air France starebbe remando contro questa operazione per la quale Lufthansa non è intenzionata a ulteriori rinunce. Quella stessa Air France che dovrebbe passare sotto le force caudine della Commissione in caso crescesse nel capitale di Sas, dove entrò con il 20% nell’ottobre 2023.
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“L’approssimazione e la leggerezza con cui il governo gestisce dossier rilevantissimi per il futuro del paese e dei lavoratori è allarmante. Sul caso Ita-Lufthansa abbiamo più volte evidenziato la carenza della proposta soprattutto con riferimento alle tutele occupazionali e alla strategia complessiva per la tutela dell’azienda” il commento anche dell’altra parte politica, quel Anthony Barbagallo capogruppo PD in commissione Trasporti di Montecitorio.
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