Il boom dell’immobiliare alberghiero non si arresta

18/04/2024

In questo articolo

Le strutture destinate ad hotel concentrano 330 milioni di euro di investimenti (medaglia d'argento dell'immobiliare, dopo il comparto uffici), con una crescita nel Q1 2024 del 9% sullo stesso periodo del 2023

Il 2024 non mette il freno al mercato immobiliare alberghiero che, seguendo il trend avviato nel 2023, anche nel primo trimestre dell’anno continua a crescita: + 9% sullo stesso periodo dello scorso anno.

Le strutture destinate ad hotel infatti concentrano 330 milioni di euro di investimenti (medaglia d’argento dell’asset immobiliare, dopo il comparto uffici che – forse complice la fine dello smart working pandemico – ha totalizzato 480 milioni di investimento nel Q1 2024, + 265%). I numeri sono quelli rilevati da Cbre, che sottolinea come questi siano gli unici settori a registrare una crescita.

Leggi anche: Gli investimenti tech del turismo cresceranno del 14%.

Si prevede un plateau l’hotellerie

Nella previsione proposta da Cbre c’è una progressiva normalizzazione, che potrebbe fermare la continua crescita dei prezzi per camera degli ultimi due anni. Il plateau che potrebbero segnare le performance dell’industria alberghiera nei prossimi mesi comunque lascia spazio ad un 2024 ancora attivo per l’immobiliare, che continua nella seconda metà dell’anno.

Dove si investe di più in Italia?

Nel 2023 la transazione immobiliare più rilevante nell’orizzonte italiano fu quella messa a segno dal Six Senses, all’interno di palazzo Salviati Cesi Mellini a Roma: 245 milioni di euro nelle tasche di Orion Capital Managers (che nel 2018 ne aveva spesi solo 95 milioni di euro) versati dal Gruppo Statuto.

La capitale business d’Italia, Milano, l’anno scorso ha concluso alcune delle operazioni maggiori: partendo da Nh Collection Milano CityLife passato di mano per 55 milioni di euro da Invesco Real Estate a Igefi Group e il Duomo LuxuryApartments by Rosa Grand ceduto da Investire Sgr (attraverso il fondo Monviso) per 49 milioni di euro a Viking Bank.

Abbiamo già parlato, poi, della punta di diamante (ancora grezza?) dello Stivale: le rive del Garda. Il Grand Hotel Gardone Riviera costato ad Apex Alliance 45 milioni di euro, mentre l’israeliana Fattal Hotel Group ha rilevato il Principe di Lazise Wellness & Spa, nel borgo medievale di Lazise, in provincia di Verona, per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di euro.

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