L’Italia è stata in prima fila nel permettere ai passeggeri di alcuni aeroporti (tra cui ad oggi Milano Linate, il T1 di Milano Malpensa, il T1 di Roma Fiumicino e, per il momento un solo apparato, a Torino) di imbarcarsi senza togliere i liquidi dai bagagli a mano, grazie all’impiego degli Scanner a Tomografia Computerizzata, con i quali viene esaminato il contenuto delle borse e dei trolley riuscendo a identificare la composizione, pericolosa o meno, dei liquidi presenti.
Leggi Anche: Linate capofila degli scali dove si possono imbarcare liquidi senza limiti
Liquidi a bordo: la spinta in Gran Bretagna
Il primo aeroporto ad abolire questa norma in Ue è stato quello di Shannon, in Irlanda, nel marzo 2022. Ora il governo britannico, visto anche i tanti problemi ai controlli nel post-brexit e nel post-pandemia negli propri scali, avrebbe intenzione di cancellare l’obbligo di sottoporre i liquidi a una scansione dedicata entro il giugno 2024. Nel Paese hanno già seguito questa strada aeroporti come Newcastle, Teesside e London City Airport.
Leggi Anche: ITA Airways: in occasione del WTM “ritorna” il Linate-London City Airport
Liquidi a bordo: cosa dice il regolamento internazionale
Queste norme vennero introdotte nel 2006 quando alcuni terroristi cercarono di salire su un aereo con liquidi esplosivi per poter assemblare una bomba a bordo, visto che con il limite di 100 ml risulta impossibile assemblare bombe o esplosivi. Perciò i liquidi che viaggiano nel bagaglio a mano devono essere trasportati in contenitori trasparenti (dalla capacità massima di 100 ml), che a loro volta vanno inseriti in un sacchetto di plastica trasparente che non superi in totale la capacità di 1 litro per essere meglio controlla.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok
