La notizia apparsa sul Corriere della Sera a cura dell’ottimo Leonard Berberi dell’intenzione di avviare collegamenti diretti tra Milano e Malpensa e New York da parte del gruppo Air France-KLM, mi fa venire in mente quando ci fu lo spostamento di tanti voli dal city airport milanese a Malpensa e l’allora numero uno di United Airlines, Claudio Balzarini, mi raccontava di come le compagnie che volavano dall’allora “scalo nella brughiera varesina” erano penalizzate rispetto ai vettori europei che feederavano i loro voli transatlantici dai loro hub europei. E che quindi, con una evidente provocazione, voleva aggirare il decreto in vigore ai quei tempi – oggi vi sono limiti di percorrenza delle rotte, ovvero 1500 chilometri -, oltre 20 anni fa…., mettendo un B757 scarico di merci per poter attivare un volo sulla Grande Mela.
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Gli appetiti su Linate
L’intenzione di forzare il decreto in essere – già ritoccato dopo la Brexit, per continuare a far collegare il city airport milanese con Londra -, è stata annunciata dall’amministratore delegato del gruppo franco-olandese Benjamin Smith a margine di un incontro a Bruxelles organizzato dall’associazione Airlines for Europe: “Una volta tolto quel vincolo vorremmo operare la tratta con gli Airbus A321neo“. Una, seconda provocazione, che sottolinea gli appetiti scatenati in praticamente tutte le compagnie, soprattutto dopo che, per permettere il closing dell’operazione Ita Airways – Lufthansa (leggi Lufthansa accelera su ITA. E mette sul piatto gli slot a Linate), la “nuova” realtà dovrebbe cedere diversi slot sullo scalo.
Ad esempio di recente il numero uno di EasyJet Johan Lundgren ha fatto sapere di essere in trattative con la Commissione Europea da una parte e con Lufthansa dall’altra per rilevare degli slot all’aeroporto milanese di Linate, nell’ambito delle discussioni in corso sulle misure correttive per potere chiudere l’operazione tra il vettore tedesco e quello italiano. E anche il “solito” Michael O’Leary di Ryanair aveva intimato alle due compagnie di cedere il 30% degli slot a Linate (oltre che su Fiumicino) per poter chiudere.
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Aerei a corridoio singolo
Naturalmente il volo paventato da Smith con un A321Neo dovrebbe avere un target di clientela alto-spendente, per la capienza diversa dell’aeromobile a corridoio singolo rispetto ai colossi dei cieli che attraversano l’Oceano Atlantico come l’A380 targato Emirates o i B777, A330 etc. delle altre compagnie sulla rotta Milano-New York. Rotta che, ma da Malpensa, è già operata con un A321Neo, quello de La Compagnie, vettore all business di cui abbiamo ampiamente scritto qui, che prima utilizzava proprio un B757. Sì, proprio quello della provocazione di Balzarini.
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