L’Enterprise Hotel di Milano della catena Planetaria Hotels ha ottenuto la certificazione DCA ESG Sustainability da parte di Dream & Charme, unico ente certificatore in ambito turistico sotto accreditamento di Accredia, associazione riconosciuta che opera senza scopo di lucro, sotto la vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Non è solo un bollino
“Non è solo un bollino bensì una importante leva competitiva” ricorda Magda Antonioli, Senior Professor presso la SDA Bocconi School of Management, che precisa: “i viaggiatori d’oggi per il 50% sono attenti al risparmio energetico, il 43% dei turisti stranieri sono disposti a pagare di più per strutture ecologiche, e non era così nel pre-covid!, e il 76% cercheranno strutture più eco per i loro viaggi futuri. Ecco perché non è solo un bollino: è importante dal punto di vista commerciale – e non per nulla anche Booking ne propone uno sulla sua piattaforma – oltre che per l’efficientamento“.
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Come funziona DCA
La certificazione di Dream & Charme è ben spiegata dal suo presidente Giorgio Caire di Lauzet, che sottolinea come “sia l’unica accreditata presso Accredia, mentre sul mercato ve ne sono più di 200, da parte di privati, associazioni, riviste, etc. Fino al 2020 non vi erano realtà supportate dagli enti pubblici. Ora sul mondo dell’hospitality ci siamo noi da giugno del ’20, mentre ci sono altre realtà che fanno certificazioni su diversi servizi/prodotti“.
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Il presidente di Dream & Charme ha poi aggiunto come lo scorso 17 gennaio è stata approvata in sede UE la direttiva n.91, dove si dice che i marchi di sostenibilità se non rilasciati da enti accreditati da enti pubblici sono considerati pubblicità ingannevole. Sono attestati di merito, non certificazioni: “e ora i Paesi dell’Unione hanno 24 mesi di tempo per recepirla” precisa Caire di Luzet, che racconta come il suo ente ormai la sua Certificazione DCA – Dream Charme Assurance è stata rilasciata in 15 paesi, dalla Francia all’Oman o alle Maldive, e che “interessa ben 32 mila chiavi” aggiunge.
VEDI IL CERTIFICATO DELL’ENTERPRISE HOTEL MILANO
Per arrivare alla certificazione in una due giorni di audit i certificatori DCA analizzano ben 1200 parametri su 9 macro-temi: “Basta eccellere in 3 per entrare nell’ambito della certificazione sostenibile. Voglio precisare che l’Hotel sostenibile al 100% non esiste, un percorso disviluppo sostenibile invece sì. Tra quelli certificati, ad esempio, nessuno eccelle su più di 7 macro-temi”.
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La soddisfazione del management dell’hotel
Un percorso, quello della certificazione dell’Enterprise hotel, che potrebbe allargarsi a tutte le undici strutture a quattro e cinque stelle della catena, disseminate tra Milano (5 strutture, tra cui l’iconico Château Monfort), Genova (22, con il Grand Hotel Savoia), Firenze (1), Roma (2) e Trezzo sull’Adda (1), “perché abbiamo un ruolo sociale per cui è molto importante anche l’integrazione con il territorio” commenta l’architetto e amministratore delegato di Planetaria Hotels Sofia Gioia Vedani.
Un percorso iniziato con non pochi dubbi da parte dello “storico” direttore dell’Enterprise Hotel Damiano De Crescenzo: “anche con Assolombarda e Federalberghi abbiamo verificato quali enti sono riconosciuti internazionalmente. E con Dream&Charme, malgrado processi impegnativi che hanno tenuto occupato tutti i dipendenti dell’hotel, abbiamo capito il valore di una certificazione come questa. Ad esempio, il Mico, poco distante da noi, richiede alberghi certificati“, spiega il direttore che, se non nasconde il grande impegno di tempo profuso, sui costi per la certificazione dice “la cifra esatta non ce l’ho, ma vi assicuro che è meno di quello che tutti possono immaginare. Mentre i vantaggi sono innegabili; lato vendite ma, anche, lato efficientamento“. Sul risparmio energetico, grazie all’utilizzo di lampadine a led, sistemi di spegnimento automatico delle luci, una nuova caldaia a condensazione e pompe di calore; un risparmio idrico; una forte riduzione delle plastiche in hotel; sulla mobilità sostenibile, con 3 postazioni di ricarica, una di Porsche e due postazioni di Tesla.
“Per questo grande impegno magari potremmo essere esonerati dalla tassa di soggiorno” chiude il suo intervento il direttore, passando la palla con questa provocazione all’Assessore al turismo del Comune di Milano Martina Riva.
L’opinione di Martina Riva
L’assessore Riva ha partecipato a un incontro come questo anche perché, ha sottolineato, come la guida della città sia mossa – e lo si vede anche dalle tante iniziative prese per far lasciare a Casa le auto ai milanesi – dai dettami della sostenibilità. “Siamo un città in pianura e siamo riusciti a vincere le Olimpiadi invernali Milano-Cortina. E lo abbiamo fatto grazie a un dossier dove sostenibilità e legacy erano i due punti principali della candidatura. Candidature a eventi sportivi che continuiamo a fare – e a vincere – grazie anche a questa attenzione alla sostenibilità. E, parlando proprio di hotel, posso dire che il 16% degli hotel milanesi hanno oggi un’attestazione di questo tipo. Non è molto ma siamo passati dal centesimo posto tra le grandi città nel 2022 al 40entesimo di oggi. Con dei miglioramenti continui anche dal lato trasporti“.
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