Al Singapore AirShow, evento biennale nato nel 2008 che si è tenuto quest’anno dal 20 al 25 febbraio scorsi, oltre all’inevitabile – visto, purtroppo, il momento – forte presenza militare, a rubare la scena tra più delle mille aziende provenienti da più di 50 paesi, oltre ai colossi occidentali quali Airbus, Boeing e Lockheed Martin anche i loro concorrenti cinesi Comac e Avic, e i tanti player del settore dell’Advanced Air Mobility.
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Il debutto internazionale di Comac
Il costruttore cinese Comac ha portato per la prima in un consesso internazionale come il Singapore Air Show il suo jet narrow body C919, celebrando i primi ordini durante l’evento, con la cinese Tibet Airlines che ha finalizzato un ordine per 40 C919 e per 10 jet regional ARJ21. Il gruppo cinese per lo sviluppo e gli investimenti dell’aviazione civile dell’Henan ne ha invece ordinati sei.
Altri ordini
La Royal Brunei Airlines ha annunciato un ordine fermo per quattro Boeing 787-9 Dreamliner, mentre il produttore di aerei statunitense ha anche tenuto una cerimonia di firma per celebrare un ordine recentemente effettuato per 45 aerei wide-body da parte di Thai Airways. Proprio nei giorni in cui viene annunciata la decapitazione dei vertici del programma del B737 MAX, dopo i recenti problemi al portellone (leggere: Boeing 737: è giusto definirlo un “aereo maledetto”?)
Lato costruttore europeo, Vietjet Air ha firmato un Memorandum of Understanding per l’acquisto di 20 aeromobili wide-body A330-900, la taiwanese Starlux Airlines ha invece piazzato un ordine fermo di cinque A350F e tre A330neo, mentre sempre Thai Airways, oltre per i B787, ha siglato un accordo di leasing con AerCap per quattro A350-900 e 10 A321neo.
La massiccia presenza degli attori Uam
Massiccia anche la presenza del mondo Uam a Singapore – da Volocopter a Supernal e molti altri -, con il direttore senior sviluppo di EHang Darren Hsiao che, durante il Forum bilaterale sull’aviazione Cina-Singapore di giovedì mattina, ha affermato come;
“Lo spazio aereo a bassa quota, finora inutilizzato, offre un’enorme opportunità per alleviare la pressione del traffico. Dando vita a un settore che potrebbe valere almeno 1.000 miliardi di dollari entro il 2030, arrivando a 9.000 miliardi di dollari entro la fine del decennio successivo. E, grazie alle politiche di sostegno e alla regolamentazione altamente efficiente in Cina, il nostro mercato sarà il più grande al mondo per questi velivoli“.
L’esordio di Eve Air Mobility
Eve Air Mobility, società che si occupa di Urban Air Mobility fondata da Embraer, dopo un 2023 che ha visto l’inizio della produzione del suo primo prototipo in scala reale, ha portato all’Air Show asiatico il modello di cabina in scala reale e un’esperienza di volo in realtà virtuale. La società del gruppo brasiliano ha inoltre annunciato il suo primo impianto di produzione.
Il prototipo di Eve Air Mobility
Il prototipo di Eve può trasportare 4 passeggeri più il pilota, che diventano sei nella versione senza – o unmaned – per un’autonomia dichiarata di 100 chilometri, grazie a un design lift + cruise pratico e intuitivo, con la combinazione delle ali fisse convenzionali con rotori e spintori.
“Eve arriva a Singapore con un enorme slancio mentre continuiamo lo sviluppo del nostro eVTOL, compreso il progresso verso le tappe fondamentali del programma. La regione Asia-Pacifico è un mercato importante per Eve Air Mobility e ci impegniamo nella regione mentre continuiamo a costruire relazioni diversificate e a lavorare con i nostri clienti e potenziali clienti per offrire una nuova modalità di trasporto che aiuti ad alleviare la congestione del traffico” il commento del Ceo della società Johann Bordais.
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