Google aggiornerà il suo Travel Impact Model (TIM), lo strumento creato nel 2022 per calcolare le emissioni dei voli per ciascun passeggero. I cambiamenti sono stati annunciati durante l’International Council on Clean Transportation (ICCT), un consiglio indipendente creato la scorsa estate per supervisionare i futuri aggiornamenti del TIM e per garantire che fornisca dati sulle emissioni accurati, trasparenti e coerenti.
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Chi usa il Travel Impact Model
TIM di Google alimenta le stime delle emissioni su Google Voli e, dall’aprile 2022, è stato adottato anche da diversi membri della coalizione Travalyst, tra cui Booking.com, Expedia e Skyscanner.
L’ICCT ha affermato che gli aggiornamenti hanno lo scopo di far sì che il modello delle emissioni “rifletta più pienamente l’impatto ambientale dell’aviazione e aiuti le persone a fare scelte più sostenibili quando pianificano i viaggi aerei”.
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Inclusi i sei gas serra di Kyoto
L’ICCT ha deciso di ampliare il campo di applicazione del TIM per includere tutti e sei i gas di Kyoto, in particolare CO2, CH4 e N2O. Questo aggiornamento significa che il modello sarà in grado di accogliere cambiamenti che includono effetti climatici oltre le sole emissioni di CO2, e in futuro i risultati del modello saranno etichettati come “CO2 equivalente”. Questo aggiornamento pone le basi per accreditare le compagnie aeree che introducono nuove tecnologie per ridurre le emissioni di gas serra, in particolare il carburante sostenibile per l’aviazione. Inoltre si è stabilito che le emissioni risultanti da un dato volo dovrebbero essere ripartite tra i passeggeri e l’eventuale carico trasportato.
“Questi cambiamenti rappresentano un passo importante per rendere il TIM più completo e a prova di futuro. Il comitato consultivo continuerà a lavorare nel 2024 per fornire ai viaggiatori stime delle emissioni ancora più coerenti e trasparenti”, il commento di Dan Rutherford, direttore dell’aviazione dell’ICCT e ai vertici del TIM.
Insieme a questi cambiamenti, il comitato ha accettato di dare priorità alla ricerca sulle scie di condensazione, esaminando gli impatti in base al tempo, alla regione e alla compagnia aerea e come comunicarlo ai consumatori. Nel 2022, un rapporto della BBC ha accusato Google di minimizzare intenzionalmente l’impatto ambientale segnalato dei voli perché i suoi calcoli non erano completi e in particolare non includevano gli impatti delle scie di condensazione.
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