Sì, volendo, è anche hotel. Ma è pure uno spazio di coliving, di coworking, location per eventi, bistrot…. Insomma il nuovo 21 House of stories, già 21 Way of living, progetto imprenditoriale di Alessandro e Mauro Benetton, è uno spazio multifunzionale aperto ai viaggiatori– siano questi per motivi turistici, sia, soprattutto, per motivi di lavoro – ma anche agli abitanti della città, il quale, dopo aver aperto nel febbraio 2020 in una ex-scuola in zona città studi a Milano – precisamente in via Enrico Nöe 24 – raddoppierà quest’anno in Zona Navigli.
Nuovo Brand. La sfida dei Benetton parte da Milano
Per il momento la soluzione ibrida pensata dai fratelli Benetton – il 21 nel nome richiama il veicolo di investimenti della famiglia fondato da Alessandro Benetton, ovvero 21 Invest – si sposa perfettamente sulla fame di camera breve, ma anche a lungo termine, che la città di Milano ha.
Dagli studenti agli uomini d’affari, dai turisti ai manager per periodi temporanei. La nuova soluzione pensa a tutti questi viaggiatori. Cambiando anche nome: “L’avvio della commercializzazione della seconda struttura rappresenta il momento ideale per aggiornare il brand alla luce degli insegnamenti accumulati nei primi due anni di attività: il nostro concept si evolve in una direzione ancora più lifestyle e disruptive nella quale l’ospite può mescolare sfera privata e professionale in un ambiente estremamente stimolante. La nostra House of Stories è il luogo fisico e digitale nel quale le storie degli ospiti diventano uniche” ha affermato Nicola Accurso, managing director di 21 House of Stories.
L’offerta
La parte alberghiera di House of Stories propone 120 camere dotate delle più recenti tecnologie, a cui si possono appoggiare spazi di coliving dove la combinazione di spazi privati, servizi e aree comuni come cucine, terrazze e sala fitness garantisce indipendenza e numerose occasioni di incontro.
Spazi per far incontrare abitanti della città e viaggiatori con la soluzione di Co(z)working, che unisce le funzionalità del coworking alla comodità di una casa, con postazioni floating senza abbonamento.
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Infine, il bistrot, punto di incontro per tutti, dove gustare il menù di Roy Sigora, dove lo chef di Tel Aviv coniuga suggestioni levantine alla tradizione italiana.
