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Volare verso il futuro: le previsioni di Jarach su trasporto aereo e BT

In questo articolo

Un lento recupero nel settore aereo, caratterizzato da fusioni e tariffe stabili, accanto a una ripresa sorprendentemente veloce del business travel che enfatizza il valore del contatto umano.

Chiudere il 2023 e cercare di capire come si comporterà il trasporto aereo e il business travel nel 2024. LO abbiamo chiesto per l’ultima edizione del nostro BT Mag a David Jarach, fondatore ed Executive Chairman di diciottofebbraio,  di cui riportiamo qui di seguito l’intervista integrale.

Nonostante l’ottimismo, il settore del trasporto aereo continua a navigare in acque turbolente. Dopo aver perso circa 150 miliardi di dollari durante la pandemia, i vettori aerei stanno lentamente recuperando: l’International Air Transport Association (IATA) che prevede margini record di 25,7 miliardi di dollari per il 2024. Tuttavia la percentuale di profitto netto rimane basso, attestandosi al 2,7%, nonostante l’aumento dei passeggeri. Uno dei principali problemi è la sovracapacità produttiva, aggravata dalle basse barriere all’ingresso e dalle barriere all’uscita, che rendono il mercato saturo e meno redditizio.

Leggi anche: Previsioni 2024 IATA: crescita record per i vettori, ma sotto le aspettative

Cosa aspettarsi

Guardando al 2024, Jarach prospetta un’ulteriore ondata di fusioni e acquisizioni nel settore, simile a quelle osservate in Europa nel 2023, tra cui citiamo l’acquisizione di SAS da parte di Air France KLM. Queste mosse potrebbero creare economie di scala e migliorare la redditività, seguendo l’esempio del mercato aereo statunitense.

Contrariamente ad alcune aspettative, David Jarach non prevede una riduzione delle tariffe aeree: la necessità per i vettori di ripristinare la loro capacità finanziaria, unita ai costi più elevati per reintegrare personale qualificato come piloti e assistenti di volo, suggerisce che i costi rimarranno elevati o tuttalpiù stabili rispetto al 2023.

Un aspetto sorprendente è la rapida ripresa del business travel, che ha superato le previsioni. Inizialmente previsto per il 2026, ora si stima che i volumi di viaggio d’affari torneranno ai livelli pre-pandemici nel primo bimestre del 2024. Questo segnala non solo la resilienza del contatto umano rispetto alle videoconferenze, ma anche il ruolo cruciale del business travel come motore della globalizzazione.

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